Sommario
Questa serie di articoli fa uso del Simulatore di costellazioni in 3D, descritto in questo articolo. Se si dovessero riscontrare problemi nel caricamento delle pagine, scaricare manualmente l’ultima versione di JRE (Java Runtime Environment) all’indirizzo:
http://www.java.com/it/download/index.jsp
Un bel cagnone
Probabilmente il nome Cane Maggiore non è molto conosciuto, così come chi si interessa poco di Astronomia a mala pena sa che a questa costellazione fa parte quella stellona così bella, sbrilluccicante, Sirio, perennemente agganciata alla cintura di Orione.
Anticamente Sirio non godeva di una buona fama, dato che il suo primo avvistamento mattutino avveniva in corrispondenza con il periodo più caldo e torrido dell’anno: il suo nome deriva dal greco σειριος che significa splendente, ma anche ardente. Altro appellativo per questo astro era quello di stella del cane, in latino canicula: questo termine è poi stato associato proprio al periodo dell’anno in cui Sirio veniva avvistata, periodo che così è diventato il tempo della canicola.
Nell’immagine di Stellarium vediamo il Cane Maggiore come viene comunemente raffigurata: in alto sulla destra si vede Saiph, una stella di Orione, che ci fa capire dove è collocata nel cielo notturno Sirio con le sue stelle vicine. Sirio è la stella più luminosa del cielo, avendo una magnitudine negativa (-1.45) : in cielo si mostra brillantissima e osservandola da una zona libera da impedimenti (ad esempio un $campo$ aperto) a volte può dare anche l’illusione ottica di spostarsi in cielo, quasi come fanno gli aerei. E’ però un’illusione ottica dovuta alla sua grande luminosità: infatti basta semplicemente spostarsi e osservarla affiancandola ad un albero, un palo della luce o un palazzo, per rendersi conto che ovviamente non si muove, se non come tutte le altre stelle in cielo.
Le rappresentazioni del Cane Maggiore | torna all’inizio |
Dal momento che la costellazione raffigura un Cane, ben difficilmente le rappresentazioni si differenziano: la prima è quella consueta di Beyer nella sua Uranometria
qui invece vediamo l’immagine (speculare come sempre) di Hevelius
ed infine la versione moderna data da Stellarium
La costellazione in 3D | torna all’inizio |
L’analisi della costellazione con il nostro programma 3D ci permette di vedere che la stella Sirio è molto vicina al Sole: premendo il tasto “n” e andando a guardare dietro al foglio che rappresenta la mappa stellare, possiamo vedere l’indicazione di 9 anni luce (8.6 per la precisione) il che ci fa ben sperare sulla possibilità di vedere il nostro Sole recandoci dalle parti di quella stella, grazie al nostro navigatore cosmico Celestia.
Passando da quelle parti sono andato a trovare i miei amici Sirioti, da non chiamare ovviamente Siriani: devo dire che sono tutti molto brillanti, simpatici, anche se le barzellette che raccontano sono sempre le stesse. Da poco più di 8 al, il nostro Sole appare come una stella di seconda $magnitudine$, abbastanza luminosa, ma posta in una zona di cielo povera di altre stelle luminose.
Guardando dietro alla mappa ci accorgiamo che c’è solo un’altra stella relativamente vicina a noi: si tratta di ν2 Cma (nu 2) posta a 64al. In effetti è una distanza dalla quale a mala pena il nostro Sole risulta visibile ad occhio nudo (infatti è di sesta $magnitudine$), ma si trova non distante da Vega, Altair e Albireo e vicinissima a Sirio. Pensate che gli astronomi Nuduani anticamente ritenevano che le due stelle costituissero un sistema binario, ma poi sono riusciti a misurare le distanze: Sirio è a quasi 56 al, mentre il Sole è ovviamente a 64 al. Questi valori sono forniti da Celestia e perciò sono affidabili, mentre riguardo ai miei amici… beh… sapete che mi piace scherzare!
Qualche stella grande | torna all’inizio |
Cliccando sul diagramma a fianco possiamo aprire l’immagine in cui ho raccolto le stelle più grandi del Cane Maggiore: notiamo subito Menkelb Prior (ο1 CMa) grande la bellezza di 248 volte il Sole, poi σ CMa con 192x, 145 Cma con 131x e δ CMa con 174x. Ho anche aggiunto Sirio, che però è davvero piccola: appena 1.9 volte l nostro Sole.
Ma… aspettate! C’è un’altra stella che quasi non notavamo: la vedete? E’ proprio là sotto a tutte le altre, rossa, con una sigla strana ed un’ampiezza allucinante…
Questa è davvero mostruosa | torna all’inizio |
Signori, siamo in presenza della stella che attualmente è la più grande dell’universo conosciuto: si tratta della variabile ipergigante rossa VY CMa, distante più di 5000 al da noi e (secondo le ultime stime) con un diametro di 2100 volte quello del Sole. Un Godzilla tra gli astri: ricordate la stella P Cyg che abbiamo incontrato analizzando la costellazione del Cigno? Quella era appena 1900 volte il nostro Sole.
Qui stiamo parlando di una stella che, posta al centro del Sistema Solare arriva tranquillamente all’orbita di Saturno: visto che è una stella variabile il suo diametro varia (sempre secondo le più recenti stime, che magari fra qualche tempo andranno aggiornate) tra poco prima e poco dopo l’orbita del Signore degli Anelli. Ho pure aggiunto un piccolo riquadro in cui ho comparato la stellona con le orbite dei due pianeti rimanenti e di altri tre pianeti nani…
Davvero mostruosa: pensate che per vedere questa stella con lo stesso diametro apparente sotteso dal Sole (che sta ad 1 UA da noi), dobbiamo ovviamente allontanarci fino a 2100 UA, una distanza enorme, ma pur sempre appena tre centesimi di $anno luce$!
Tempo fa avevo visto un filmato su YouTube (non metto alcun link, tanto ne trovate quanti ne volete!) in cui al termine si diceva una cosa alquanto inquietante che suonava all’incirca così: supponendo di (poter!) sorvolare la superficie di VY CMa con un aereo di linea che viaggi a 900 km/h, ci vorrebbero X anni (non ricordo più quanto avevano detto!) per completare la circumnavigazione. Ho fatto allora un po’ di conti, che risparmio ai più deboli di cuore, dato che ho calcolato integrali curvilinei di matrici tridimensionali… Ma no! Semplici moltiplicazioni e divisioni portano al risultato sconvolgente: ci vorrebbero più di 1100 anni per circumnavigare la stellona con un jet di linea, ovviamente con l’aria condizionata al massimo! Beh la cosa non dovrebbe stupirvi più di tanto, se pensate a quanto è grande la stella, a quanti anni ci vogliono per raggiungere Saturno, con una sonda spaziale, mentre noi stiamo parlando di un aereo che percorra la circonferenza, la cui lunghezza è notoriamente pari a 6.28 volte il raggio…
clicca per vedere il filmato del sorvolo di VY CMa in alta risoluzione
Se ricordate, nella scorsa puntata ho aggiunto dei filmati ed anche in questo caso ho voluto realizzare un piccolo addon di Celestia piazzando un improbabile velivolo (denominato non so perché Enterprise) molto vicino alla superficie ribollente di VY CMa: poi ho iniziato ad aumentare la velocità del tempo e ad un certo punto si è iniziata a vedere la rotazione (fittizia!) della stella. Solo a valori enormi di accelerazione temporale, il nostro aereo ha iniziato la circumnavigazione prima piano e poi schizzando via dietro al bordo destro e dunque scomparendo alla vista: avete notato quanto scorra velocemente il tempo? L’Enterprise è successivamente riemersa dall’altro lato e dopo un po’ ho rallentato la corsa per far tornare più o meno al punto di partenza la navicella spaziale: avete visto che in che anno siamo arrivati? Pazzesco!
Dopo questa simulazione vi presento ora una bellissima ripresa da parte dell’infaticabile e ottimo Hubble Space Telescope di questo mostro stellare, dove possiamo vedere che la stella è circondata da un involucro gassoso formato da materiale emesso dalla stella stessa. C’è da aggiungere che nonostante la grandezza spropositata di questo astro, la sua distanza da noi (circa 5000 al) impedisce ancora di poterne discernere un dischetto. Tra l’altro per vederla ci vuole un piccolo telescopio, dato che la sua $magnitudine$ è quasi 8, assolutamente invisibile ad occhio nudo, ma luminosa praticamente quanto il pianeta Nettuno: mentre però questo è azzurrino ed ha la luce fissa, come tutti i pianeti, la stella VY CMa è, come detto, rossa.
Nebulose e galassie nel Cane Maggiore | torna all’inizio |
Tra gli ammassi aperti di questa costellazione, il più noto fin dai tempi di Messier è M41, qui fotografato in tutto il suo splendore dall’HST.
Quest’altra immagine invece testimonia uno scontro tra galassie, la NGC2207 e IC2163, ma non pensiate che sia cruento o che coinvolga quantità enormi di stelle: date le distanze inverosimili tra una stella e le sue più vicine, c’è una bassissima probabilità che stelle della prima galassia possano effettivamente scontrarsi con stelle dell’altra. Questi due capolavori della natura si compenetreranno vicendevolmente, mischiando un po’ le carte in tavola, in tempi assurdamente lunghi che nemmeno con Celestia riusciremmo a velocizzare. Infine fra qualche miliardo di anni (segnatelo sul $calendario$!) le due galassie abbandoneranno il loro abbraccio cosmico per proseguire nel loro viaggio: ma per ora godiamoci lo spettacolo.
E’ ora la volta di un altro ammasso aperto, NGC 2354, molto simile ad M41 che abbiamo visto prima, ma ugualmente bello e colorato
Terminiamo questa piccola galleria di immagini con un’altra foto veramente spettacolare di una nebulosa, la NGC 2359, denominata molto fantasiosamente “l’elmetto di Thor”.
Io non conosco Thor, non so cosa faccia e se il suo elmetto possa essere paragonato a quest’altro gioiello dell’universo: so solo che è assolutamente fantastico.
I nomi delle stelle | torna all’inizio |
Vediamo ora i nomi che nel corso dei secoli sono stati assegnati alle stelle più luminose del Cane Maggiore.
- Sirio (α CMa): abbiamo già visto all’inizio il significato
- Mirzam (β CMa): dall’arabo, l’annunciatrice (di Sirio)
- Muliphen (γ CMa): dall’arabo, ma di significato oscuro
- Wezen (δ CMa): dall’arabo, il peso
- Adhara (ε CMa): dall’arabo, le vergini
- Furud (ζ CMa) : dall’arabo, le solitarie
- Aludra (η CMa) : dall’arabo, la vergine
- Menkelb Prior e Menkelb Posterior (ο1 e ο2 CMa): di origine sconosciuta
- Thanih al Adzari (σ2 CMa) : dall’arabo, un’altra vergine
Quando osservare il Cane Maggiore | torna all’inizio |
Questa costellazione inizia a sorgere verso SudEst, alle 21, il nostro orario comodo, nel periodo di Natale e si può seguire sera dopo sera, sempre a quell’ora, fino alla fine di aprile. La sua culminazione a Sud avviene a fine febbraio, ma la costellazione non supera mai i 30° di $altezza$.
ciao Pierluigi volevo farti una domanda.. leggendo l’articolo ho visto negli allegati ke con celestia sei riuscito a trovare la stella VY CMa.. mi potresti spiegare come hai fatto? io avendo anche celestia e inserendo il nome della stella non sono riuscito a trovarla.. è da tanto che ci provo e non ci sono mai riuscito 🙁
help me thanks
potresti intanto individuare la costellazione individuando la stella sirio…e poi tra quelle ci sarà la tua stella…comunque c’è un modo per la ricerca diretta?
Samuel
si tratta di un addon di Celestia, che si può trovare nell’apposito repository contenente centinaia e centinaia di aggiunte suddivise per categoria.
Quello su VY CMa si trova a questo link
http://www.celestiamotherlode.net/catalog/show_addon_details.php?addon_id=1569
ma se ben ricordo avevo modificato alcuni valori per far ritornare i conti…
😉
Bravissimo Pier! Se non sai chi è Thor forse sai chi è Asterix, l’elmetto è uguale, con due ali.
Volevo chiederti una cosa: Sirio ha una compagna, una nana bianca, Sirio B. Ammesso che le due stelle si siano formate insieme, ciò vuol dire che Sirio B era molto più grande di Sirio A per evolversi più velocemente. Una stella così grande non avrebbe dovuto esplodere come supernova?
ah sì… ora ho individuato…
per la tua domanda su Sirio A e B.. io glisso 😳 e chiamo in causa il grande enzo, che sicuramente ti saprà rispondere… 😉
Sempre su Sirio: ma è vero che con un cielo molto molto buio e senza Luna fa ombra? O è solo un’esagerazione?
questo l’ho letto da qualche parte anche io e te lo posso dunque confermare… ma bisogna davvero stare al buio!!! con Venere forse ci si riesce ancora!
grazie mille enzo 😮
Bellissimo articolo Enzo come sempre, volevo sapere se c’è stata qualche novità riguardo le dimensioni di VY CMa, sapevo del raggio stimato intorno ai 2100 volte quello solare poi successivamente indicato a 600 volte…(mica briciole!!!)
ma… come…????
enzo???
😯
una volta si diceva “Date a Cesare quel che è di Cesare…” 😳
Pardon, allora…bellissimo articolo Pierluigi come sempre
, volevo sapere se c’è stata qualche novità riguardo le dimensioni di VY CMa, sapevo del raggio stimato intorno alle 2100 volte quello solare poi successivamente ricalcolato intorno alle 600 volte…(mica briciole!!!)
😉
no, non risultano novità riguardanti la stima del diametro di questo mostro stellare…
semmai ci dovessero essere variazioni significative in questa stima, aggiorneremo l’articolo! 😉
per ora è bello immaginare una stella così grande!
Pier, non ci starebbe un bell’articolone solo su SIRIO? 💡
Secondo me “la” stella + interessante…..
beh, non è escluso… mai dire mai! 😉
Il fatto è che fino a che Celestia non gestirà bene le stelle doppie e i sistemi multipli, non è così facile mostrare la bellezza di sistemi stellari simili…
Per adesso ci sono in ballo tutte le costellazioni 😯 , alcune delle quali ci riserveranno molte belle sorprese.
Poi prevedo un articolo sulle stelle più vicine al Sole, molte delle quali già incontrate in questa serie di articoli, con un’altra utilizzazione del mio programma 3D in java… 😉
rimanete sintonizzati! 🙄
Bell’articolo .
Mi sembra di ricordare che le giganti Rosse siano stelle che muoiono. Ho sentito che anche il sole si espanderà a gigante rossa al termine della sua vita e abbraccerà marte sicuramente non so se giove.
Forse le giganti Blu sono più interessanti delle giganti rosse morenti.
Dove troviamo una gigante blu ?
CL
Claudio, se vai a leggere l’articolo sulla costellazione del cigno troverai una gigante blu, P cyg. Si intravede anche nel disegno delle stelle più grandi sopra, è quello spicchio azzurro.
l’idea di avvicinarsi a VY CMa è assurda x le alte temperature del suo involucro gassoso; ma che bellol’universoconlesueinfinite distanze: ottima difesa contro la distruttivita degli umani;
Caro Enzo, come tu ben sai i popoli dell’antichità assegnavano grande importanza alla stella Sirio, specie gli Egizi che ritenevano Sirio l’artefice delle inondazioni del Nilo e anche di altri fenomeni che influenzavano la vita sulla Terra. In alcuni manoscritti in mio possesso si dimostra che il campo gravitazionale di Sirio, in uno con il campo gravitazionale determinato dall’attuale attività del nostro Sole, contribuisce in maniera determinante a caratterizzare gli eventi geologici e quindi di vita sulla Terra. Egli dimostra che Sirio, come il nostro Sole, compie la sua rivoluzione intorno alla stella che denomina A, affermando che le attuali coordinate astrali della stella A sono : declinazione sud 23°27′ ; longitudine eclittica 266°13′ ; latitudine eclittica 0° perchè questa coordinata è invariabile in quanto la stella A risulta sempre sull’eclittica. Nella tua veste di Astronomo ti chiedo se puoi aiutarmi ad individuare quale stella nota nella mappa celeste può identificarsi con quella che viene provvisoriamente denominata stella A. Egli nel Capitolo IX paragrafo 2(4) afferma: Difatti Sirio, come il nostro Sole, compie la sua rivoluzione intorno alla stella A per cui il piano dell’orbita di Sirio è quasi parallelo al piano dell’orbita del Sole, cioè il prolungamento di un diametro dell’orbita del Sole coincide con il prolungamento di un diametro dell’orbita della stella del Perielio ( Sirio ) sul centro della stella B, attorno alla quale compie la rivoluzione la stella A. Attualmente Sirio ha declinazione 16°39′ sud ; quindi attualmente Sirio è discosto di 16°39′ di declinazione per essere in opposizione al Sole, coè per trovarsi il Sole fra Sirio e la stella A. —– ; per cui sulla Terra al perielio, oltre al potenziale gravitazionale indotto dal Sole e dalla stella A, si ha il massimo potenziale gravitazionale che la stella del Perielio ( attualmente Sirio ) induce sulla Terra durante una rivoluzione della Terra. —— la velocità angolare della rivoluzione del Sole è maggiore della velocità angolare di Sirio, per cui la distanza fra il Sole e Sirio va diminuendo; quindi quando la declinazione di Sirio sarà 0° , cioè quando il Sole sarà fra Sirio e la stella A, si avrà il massimo potenziale gravitazionale che Sirio induce sulla Terra……..] Egli attraverso descizione e calcoli astrotemporali dimostra il variare degli eventi geocosmofisici anche in relazione al variare ciclico dell’asse terrestre lungo il ciclico percorso che in Sole compie nell’ambito del sistema Polare di appartenenza. Egli dimostra che l’eccesso del perielio di Mercurio, stimato pari a 43” per secolo, già da tempo riscontrato e attualmente erroneamente interpretato, in effetti rappresenta lo spostamento angolare delle orbite dei pianeti che accompagnano il Sole nella sua rivoluzione intorno alla stella A. Caro Enzo nel tuo ruolo di Astrofisico ti chiedo se puoi aiutarmi ad individuare la stella nel cielo che corrisponda alle coordinate sopra menzionate, e nel tuo ruolo di appassionato divulgatore della Scienza ti chiedo di indicarmi come fare per portare a conoscenza di addetti ai lavori detti voluminosi manoscritti. In attesa di un tuo cortese riscontro ti saluto e ti ringrazio anticipatamente. Angelo Gentile , E-mail : angelogentile.lecce@libero.it
Caro Enzo,
ti sarei grato se appena ti è possibile tu mi mettessi in grado di conoscere a quale astro possono corrispondere le coordinate astrali che ti ho indicato nel precedente messaggio. Ti ringrazio anticipatamente Angelo.
Angelo, guarda che Enzo non ha mai commentato su questo post e quindi, come ho imparato a mie spese, non viene avvisato dei commenti perciò non leggendoli non ti potrà mai rispondere.
Caro Mario come posso fare per avere i dati che ho chiesto ad Enzo ?
Mi rivolgo all’amico Pierluigi che non avevo intenzione di bypassare e che spero possa aiutarmi ad identificare l’astro posizionato in corrispondenza delle coordinate sopra menzionate, che ripeto sono: declinazione Sud 23°27′ , longitudine eclittica 266°13′ , latitudine eclittica 0° . Ringrazio anticipatamente, Angelo .
caro Angelo,
non avevo notato il tuo commento, dato che non ne ero autore e quindi non avevo avuto l’avviso automatico…
Non so cosa dirti della stella A. Di sicuro nè lei nè Sirio possono avere alcun effetto sul Sole e sul suo sistema planetario. Nè adesso nè in futuro prossimo… Di stelle con latitudine eclittica uguale a zero ce ne sono parecchie. Potresti scaricarti il programma (free) stellarium e lì potrai cercare in base alle coordinate che vuoi. Pierluigi è comunque un “mago” di stellarium….
Però, penso che la tua ricerca sia poco astrofisica e più astrologica… Almeno secondo la mia visione della Scienza….
Caro Enzo,
ho seguito il tuo consiglio, ma a causa delle mie scarse capacità di utilizzare Internet non sono riuscito ad entrare nel programma (free) stellarium che tu mi hai consigliato, oltre tutto non conosco l’Inglese. Pertanto chiedo a te e all’amico Pierluigi se mi potreste dare un aiuto a conoscere il nome della stella posizionata in corrispondenza delle coordonate indicate nel mio primo messaggio. Sapendo che tu sei molto impegnato, nel caso lo fosse anche l’amico Pirluigi, chiedo a qualche amico del blog se può venire incontro a questa mia esigenza, oltre che curiosità. Inoltre tengo a precisare che la ricerca accennata nel mio precedente commento, pur contenendo qualche elemento di “eresia” non è affatto di natura astrologica come tu pensi, naturalmente con tutto il rispetto per gli Astrologi.
Inoltre ti chiedo : tenuto conto che il piano orbitale di Sirio è quasi parallelo a quello del Sole, ciò potrebbe significare che il Sole e Sirio orbitano entrambi intorno allo stesso centro orbitale di gravità ? .
Cordiali saluti a te, all’amico Pierluigi e agli Amici del blog da un Angelo un tantino… testardo. A presto.
caro angelo
come mai hai la versione inglese?
la mia è in italiano.
nel menu clicca la chiave inglese con la stella…
ti apre una finestra dove scegliere la lingua del programma e scegli italiano
caro Angelo,
il Sole e Sirio non sono assolutamente legate gravitazionalmente. La distanza lo vieta di sicuro. Esiste sempre un piano che contiene due stelle, ma non basta certo per dire che solo legate tra loro. Basta considerare le loro masse e la distanza e vedrai che la legge di Newton non dà possibilità alcuna…
Su stellarium ha ragione peppe: la versione italiana è semplicissima da usare…
eccomi qua, armato di buone intenzioni e di Stellarium!
vediamo… una stella con latitudine eclittica 0 si trova esattamente lungo l’eclittica e se ha una declinazione di -23°27′ significa che si trova tra 17h e 19h di Ascensione Retta (AR).
Ma 23°27′ è già leggermente più grande dell’inclinazione media dell’eclittica attuale… quindi già una stella lungo l’eclittica non potrebbe mai avere una declinazione di quel valore: ma visto che c’è la precessione degli equinozi e visto che l’inclinazione dell’orbita terrestre è molto variabile, si potrebbe pure avere una coincidenza del genere.
La longitudine eclittica di 266°13′ indica che la stella si dovrebbe trovare tra 17h e 18h di AR, riducendo ancora un po’ la zona…
Nel tratto di eclittica intorno a 18h (270° di longitudine eclittica) c’è un’unica stellina, proprio a metà strada tra la Trifid Nebula e la Lagoon Nebula (Stellarium dà un’immagine veramente spettacolare del cielo in quella zona!), ma comunque la sua longitudine eclittica è sicuramente maggiore di 270° perchè le sue coordinate equatoriali sono (18h04m29s, -23°26’17”). Quindi niente…
Prima delle 18H di ascensione retta non ci sono stelle lungo l’eclittica…
Quindi la “stella A” non corrisponde ad alcuna stella.
Ma se anche ce ne fosse una, non vorrebbe dire niente, anche perché la sua posizione non sarebbe fissa ma varierebbe nel tempo per la precessione e la nutazione.
E come dice giustamente Enzo, la sua distanza (come quella di Sirio) vieta in assoluto che ci possano essere influenze gravitazionali sulla Terra.
Pensa che nemmeno i pianeti più vicini a noi hanno influenza sulla Terra, figuriamoci una stella che (anche se “vicina”) si trova ad una distanza inimmaginabile da noi.
Gli unici due oggetti che hanno influenza sono il Sole (a causa di tutte le sue radiazioni che in ogni momento giungono da noi) e la Luna (che a causa della sua vicinanza provoca il fenomeno delle maree).
Per il resto, nulla di nulla.
Senza alcuna speranza.
Zero. 😯
Caro amico Enzo,
mi dispiace di dovere dissentire da quanto tu affermi in merito al legame gravitazionale fra il Sole,Sirio e la stella che ho denominato Sella A, che non ha un nome noto perchè tu non vuoi aiutarmi ad identificarla in una stella presente nello stellario ufficiale; pazienza tenterò in seguito.
Le masse del Sole e di Sirio si conoscono già da tempo e sono rispettivamente pari a 1,98 x 10^33 e 4,257 x 10^33 ( g ). Posto che come si è da tempo constatato la così detta velocità locale del Sole ( pari alla velocità di rivoluzione del Sole intorno alla stella A ) è stata stimata pari a 22 Km/s e che indico con Vso . Posto che il Sole compie un intero giro di rivoluzione intorno alla stella A in un tempo pari ad anni 3.013.900 ( che in seguito provvederò a dimostrare in che modo è stato ricavato ), si ha che l’orbita del Sole intorno alla stella A, ovvero lo spazio che il Sole percorre lungo una rivoluzione intorno alla stella A, è dato da:
spazio= velocità x tempo ovvero : Sso = Vso x Tso = 2,092 x 10^20(cm).
Pertanto essendo Sso = 2 x 3,14 x Rso si avrà che il raggio della circonferenza orbitale sarà : Rso = Sso/6,28 che da un raggio pari a :
0,333 x 10^20 ( cm ). Per cui avremo che la massa della stella A ( mA ) sarà : mA = ( velocità del Sole intorno ad A ) ^2 x distanza Sole – A /G .
mA = 2,41 x 10^39 ( grammi ).
Così come ampiamente verificato la legge di gravitazione di Newton ha valenza universale, trasformando una relazione di equilibrio fra masse, apparentemente inerti, in moto uniforme attraverso la costante e istantanea correlazione : mA x G/4 pigrecoquadro è uguale acubo della distanza dal Sole alla stella A / il tempo al quadrato di rivoluzione del Sole intorno alla stella A . da cui si ricava che il cubo della distanza del Sole dalla stella A diviso il quadrato del tempo di rivoluzione de Sole intorno alla stella A risulta uguale a 0,408 x 10^31 . Poichè il Sole e Sirio orbitano entrambi intorno alla stella A si avrà che anche per Sirio la costante dinamicogravitazionale avrà valore 0,408 x 10^31 ( centimetricubi/sec^2)
In definitiva, la faccio più breve, si arriva a dedurre che Sirio dista dalla stella A di : 0,414 x 10^20 ( cm. ), mentre il tempo di rivoluzione di Sirio intorno alla stella A è pari a 4,176 milioni di anni ; mentre la velocita orbitale di Sirio intorno alla stella A è pari a 19,7 ( Km/sec ) .
Insomma caro Enzo potresti non condividere come è stato calcolato il parametro relativo al tempo di rivoluzione del Sole intorno ad A , ma non credo tu possa dire che trattasi di astrologia…
Certamente la mia preparazione non può che essere elementare e non può certo competere con chi ha titoli specialistici in Astronomia e Astrofisica, ma proprio ciò consente alla mia passione di esprimersi liberamente in maniera anche un poco eretica. Un caro saluto come sempre, la salute innanzitutto.
Caro pierluigi, mentre ero intento a scrivere il precedente messaggio non mi ero accorto del regalo che mi avevi fatto scrutando il cielo nel punto che ti avevo indicato. Come avrai capito la mia preparazione astrometrica è molto scarsa, ciò nonostante mi ha fatto tanto piacere apprendere da te “che in quel punto del cielo stellarium dà un’immagine veramente spettacolare” ; vuoi forse dire che trattasi di stella di grande massa ? . L’aspetto relativo all’influenza di Sirio sulla Terra, al momento per me conta poco. In seguito, se mi sarà possibile, avrò modo di chiarire meglio il mio pensiero in merito. Cercherò di approfondire come fare per potere consultare e vedere il cielo come hai fatto tu. Grazie ancora e a risentirci presto. Angelo
Angelo, guarda che Pier scrive che dove dici tu non c’è alcuna stella, lo spettacolo si riferisce alle due nebulose. Inoltre il Sole è molto più veloce di quanto hai stimato, la sua velocità di rivoluzione attorno al centro della galassia sfiora i 220 km/sec. Secondo me devi almeno rifare i calcoli. In quanto ad esprimersi liberamente ti ho già scritto che si può fare se si parla di politica o di partite di calcio o altre amenità, se si parla di scienza è meglio stare attenti, soprattutto se non si hanno le conoscenze di base della materia di cui si discute. Puoi anche piantare gli alberi con la chioma sottoterra e le radici in aria, ma moriranno.
io ho detto quello che dovevo dire: non c’è nessuna stella alle coordinate indicate.
Non esistono stelle fantomatiche e anche se ci fossero non avrebbero alcuna influenza nei confronti del Sole o della povera Terra.
Questa è Scienza con la S maiuscola a braccetto con l’Astronomia con la A maiuscola: tutto il resto è noia…
pierluigi per dire che sei un sapientone non c’è bisogno di essere maleducato, per non dire altro. Ora capisco perchè avete trovato tanta materia oscura nell’Universo. Sei dispensato dal rispondermi, non ti disturbare, pensa a fare scienza con la s minuscola, come minuscolo è chi si veste di arroganza.
Bioletti quando metterai un poco di sale in zucca avrai modo di constatare che a piantare alberi sottosopra sarai stato tu e qualche altro collega amico tuo, ammesso che tu abbia mai piantato un albero in vita tua. Continua così e vedrai quanti fichi metterai nel tuo paniere !!!
Devi dire ad Enzo che la velocità di 220 Km/s è la velocità polare del Sole, non quella locale. Si dispensano i maleducati saccenti da ogni risposta o commento.
caro angelo se vuoi che nessuno offenda, non cominciare tu.
scrivi la tua opinione ma non devi pretendere di aver ragione. lascia spazio alle altre opinioni per favore. ognuno cosi avrà il modo di farsi un’idea.
troll troll trollallà…
😕
caro Angelo,
questo sito ha lo scopo di far conoscere l’Universo e le sue meraviglie a tutti coloro che vogliono alzare gli occhi al cielo. Non vuole assolutamente creare confusione tra i lettori e nemmeno essere il luogo dove si prospettano ipotesi fantascientifiche o, peggio, del tutto inventate. Ti preghiamo quindi di commentare pure, chiedendo, discutendo dei fenomeni reali e non di congetture estranee alla visione scientifica. Per quelle cose, ci sono altri siti, pieni di alieni, di effetti misteriosi, di fisiche alternative e via dicendo. Stelle lontane anni luce non possono essere legate gravitazionalmente tra loro… E’ inutili che inserisci nomi difficili e pseudo-calcoli. Se vuoi fare impressione ai più sprovveduti, saremo costretti a chiederti di smettere. Come dicevo, vi sono altri luoghi dove le tue idee possono avere maggior successo senza rischiare di creare confusione in chi vuole solo conoscere la semplice e complessa realtà del Cosmo.
D’accordo? 😉
addio anche ad angelo.
ben fatto!!!!
grande stefano!
io mi sono insospettito davanti a certe frasi e modi di dire abbastanza strani, un po’ datati e che fanno pensare ai doppiaggi di vecchi film di fantascienza: una frase come “le attuali coordinate astrali della stella A” non è un modo di dire Astronomico, da addetti ai lavori… 😉
Peggio ancora è la frase “Egli attraverso descrizione e calcoli astrotemporali dimostra il variare degli eventi geocosmofisici anche in relazione al variare ciclico dell’asse terrestre lungo il ciclico percorso che in Sole compie nell’ambito del sistema Polare di appartenenza.” . Non avevo capito assolutamente cosa volesse significare, non perché i termini fossero difficili, ma semplicemente perché erano accozzaglie di termini senza senso insieme ad altri che c’entrano poco: sembrava anche qui di ascoltare il dialogo tra due personaggi di Star Trek o simili che danno una spiegazione ad un fenomeno sconosciuto, riempiendosi la bocca di paroloni senza senso, con termini inventati di sana pianta.
Ma come mai tutti questi troll ultimamente?? 😯
uffa…
evidentemente astronomia.com da troppo fastidio, per la troppa cultura che trasmette.
comunque i troll si divertono a mettere in difficoltà siti blasonati come questo.
ne sono una prova gli articoli che parlano di politica o di calcio. fioccano insulti e parolacce da fare un beep gigantesco.
la cultura da fastidio al giorno d’oggi. diciamoci la verità. purtroppo consto che le generazioni attuali si schifano quando uno dice una perla di saggezza. di chi è la colpa? bah continuiamo a parlare di astronomia che è meglio
Troppi ne arrveranno, bisognerà farci il callo!
Vedo che provate sempre a far “ragionare” chi si pone in un certo modo e la cosa è molto positiva, d’altronde siete in buona fede! Ma quando si nota un’ “escalation” nel modo di porsi, l’intento di tali soggetti diventa chiaro, e allora vanno buttati fuori.
Stefano bravissimo come al solito! A me ha dato molto fastidio la mellifluità con cui scriveva, stomachevole. Per la cronaca quella degli alberi l’ho messa apposta, nella mia vita ne ho piantati più di mille! 🙂