Probabilmente lo scopo della ricerca che ha visto collaborare Australia, Italia, Germania e Gran Bretagna era ben altro che cercare il gioiello più prezioso dell’Universo, tuttavia il risultato ottenuto con le osservazioni al radiotelescopio Lovell in Gran Bretagna e ad uno dei telescopi Keck delle Hawaii, indirizzate verso una piccola pulsar, hanno avuto un risultato molto singolare.
Le $pulsar$, come sapete tutti benissimo, sono stelle massicce che sono collassate e degenerate in stelle di neutroni non più grandi di una ventina di chilometri. La loro caratteristica principale è quella di emettere segnali radio estremamente regolari, causati dalla velocissima rotazione dell’oggetto che possiede un intenso $campo$ magnetico.
Una nuova $pulsar$, PSR J1719-1438, ha però mostrato un segnale non proprio regolare, bensì modulato in modo sistematico, sicuramente dovuto alla presenza di un corpo perturbatore in orbita attorno alla stella degenere. La strana coppia si trova a circa 4000 anni luce da noi nella costellazione del Serpente. Il disturbo nel segnale della $pulsar$, invece di dare fastidio ha insegnato molto ai ricercatori. Innanzitutto il pianeta gira attorno alla vecchia stella in due ore e dieci minuti. La distanza reciproca è di 600000 km, poco meno del raggio del nostro Sole. Il pianeta è relativamente piccolo (circa 60000 km di diametro), poco meno di sei volte la Terra. Tuttavia, la sua massa è ben altra cosa: superiore a quella di Giove.
Ma è davvero un pianeta? L’idea più probabile, legata anche all’orbita troppo stretta e alle forze mareali della $pulsar$, ci dice che il pianeta è ciò che resta di una stella compagna della $pulsar$, la cui materia è stata strappata e risucchiata dalla stella centrale. J1719-1438 è una $pulsar$ che ruota velocissima, circa 10000 volte al minuto e ha una massa di circa 1,4 masse solari. La sua vecchia compagna si è trasformata in pianeta regalandole massa e permettendole di aumentare la velocità angolare e quindi trasformarsi in una $pulsar$ con periodo di rotazione dell’ordine del millisecondo.

La pulsar è al centro. Il pianeta che orbita lungo la linea tratteggiata, è di piccole dimensioni (meno di sei volte quelle terrestri) ma ha una massi gioviana. Esso era una volta una nana bianca che ha regalato il 99.9% della sua massa alla compagna che ha velocizzato la sua rotazione (175 rotazioni al secondo). La ex-stella, ora pianeta, è composto essenzialmente di carbonio avente struttura cristallina, ossia un vero e proprio enorme diamante. La “bolla” arancione ha le dimensioni del nostro Sole. La linea curvilinea blu rappresenta il segnale radio che viene osservato da terra.
Non è la prima coppia del genere che si è osservata in cielo. In nessun caso, però, le due stelle erano così vicine. Questo fatto sembra indicare che la compagna così servizievole sia stata una $nana bianca$, che abbia perso ormai almeno il 99.9% della sua massa originaria, trasferita alla compagna sempre più affamata. Essa ha perso del tutto il suo idrogeno ed elio e dovrebbe essere composta essenzialmente di ossigeno e carbonio. Non solo, però. La densità è tale che il materiale che la compone deve possedere una struttura cristallina. E cosa diventa una massa di carbonio sotto enorme pressione e con struttura cristallina? Facile a dirsi: un diamante!
E se l’agenzia spaziale italiana decidesse finalmente di sfruttare il genio italico e riuscisse a predisporre velocemente un viaggio verso la nostra $pulsar$? Magari, battendo sul tempo qualche emiro o qualche evasore totale. Lei, la $pulsar$, non se la prenderebbe: ormai è abbastanza rapida e massiccia. La cattura dell’enorme diamante risolverebbe ogni problema economico e finanziario e ci salverebbe da nuove tasse, tagli e cose del genere. Si potrebbe portare giù il nostro pianeta-diamante un pezzetto alla volta… che ne dite?
Ti sei svegliato presto Enzo! Comunque mi sa che la tua idea non funzionerebbe, e non per le difficoltà tecniche ma perchè i diamanti non valgono niente. Il valore dei diamanti è un enorme bluff causato da un effettivo monopolio nell’estrazione e commercializzazione. I diamanti li paghi solo se li compri, ma prova a venderne uno. Infatti la pubblicità dice: un diamante è per sempre e non è un invito alla fedeltà coniugale ma a non vendere mai e poi mai la pietra. Se tutti i possessori di diamanti cominciassero a venderli il prezzo crollerebbe. In ogni caso se si potesse disporre di una tale quantità di diamante il prezzo scenderebbe quasi a zero e questo ovviamente vale per qualsiasi bene: oro, petrolio, gas, ravanelli, mettici cosa vuoi. Rammenta cosa è successo in Spagna con l’oro delle Americhe: ce n’era talmente tanto che il prezzo è sceso, le monete fatte d’oro non valevano più niente e c’è stata un’inflazione paurosa. A proposito dell’abbondanza di materie prime nello spazio, ogni tanto mi capita di pensare: siamo qui ad arrabattarci sul nostro pianeta spendendo un sacco di soldi per rubare letteralmente le risorse agli altri quando spendendo molto meno potremmo recuperarle nel cosmo in quantità che rapportate alle nostre esigenze sono infinite. Saremo forse intelligenti ma sicuramente siamo stupidi.
concordo in pieno con Mario, sono incline a pensare che le risorse minerarie, anche solo nella fascia di asteroidi, siano illimitate e soddiferebbero il fabbisogno dell’umanità per le prossime centinaia di anni, senza parlare dei mari di idrocarburi presenti su Titano, o le probabili riserve d’acqua su Encelado… lo stesso mercurio è una palla di ferro massiccia che se smantellata ci darebbe la possibilità di evitare la continua estrazione mineraria sul nostro “povero” e sofferente pianeta.
inoltre considero che i miliardi di dollari/euro polverizzati per le innumerevoli guerre scatenate in tutto il globo negli ultimi 50 anni, avrebbero potuto finanziare innumerevoli missioni spaziali, con o senza equipaggio, ed oggi forse avremmo colonizzato quasi tutto il sistema solare, con tutti i benefici che potremmo ipotizzare, derivanti (e non solo) dallo sfruttamento minerario localizzato.
E’ vero anche che l’uomo, ogni qualvolta si muove lo fa in maniera goffa e pericolosamente dannosa, certo è che se continuiamo a rimanere relegati sul nostro pianeta, in una specie di prigione cosmica, continueremo a distruggere e a massacrare e a polverizzare tutto ciò che abbiamo attorno…
e alla fine, per colpa di pochi, faremo tutti la fine del topo…
caro Mario,
hai pienamente ragione. Tutto starebbe, però, a portarne giù pezzetti , poco alla volta, controllando che il valore non scenda in modo significativo. L’oro rimane pur sempre un bene rifugio e la sua quantità immagazzinata misura il peso economico di una nazione. insomma, un chilo ciascuno non fa male a nessuno…
Stiamo ovviamente scherzando
E’ vero, ma l’oro serve. Cioè ha impieghi industriali, anche in astronomia, e poi in medicina e in altri campi che non so. Il suo valore non dipende solo dal fatto che è un bene rifugio. Se non avessi altro potresti farci una zappa, o un’arma, un po’ fragili forse, ma il loro lavoro lo farebbero. Il diamante invece non serve a niente. Per gli usi industriali si usano quelli artificiali che vanno meglio perchè non hanno impurità.
Quando trovi un pianeta d’oro fammi un fischio.
Caro Enzo sono daccordo con Mario Bioletti,infondo un diamante anche se grande come un pianeta e solo del Carbonio,compresso ad alte temperature,resistente si tagliente anche ma pur sempre una stupida pietra vuota anche se bellissima!
Molto più preziosa almeno hai miei occhi sarebbe poter osservare la vita animale,vegetale e minerale su una nuova terra,mari e fiumi puliti e ricchi di pesci ecc,foreste sconfinate e lussureggianti e animali liberi nella loro natura,magari anche con una nuova specie umana,hai primordi della creazione,libera da preconcetti e sovrastrutture sociali e materiali che ci hanno privato della vera libertà!
Spesso guardando qualche documentario sull’africa (dove l’uomo ancora non e riuscito ad ingabbiare la natura a renderla un circo) sento pulsare il mio cuore ad uno stadio primordiale la vera essenza della vita non sò se a voi fà lo stesso effetto! 😯
Ciao a tutti!
avete sicuramente ragione…. ma, ci pensate?! Un pianeta di puro diamante, una meravigliosa opera della natura. Lasciamo da parte il valore e pensiamo al risultato!!! 😯
Cè qualcosa di veramente magico ed affascinante nella semplice legge della natura selvaggia,e forse questo quello che gli esploratori chiamano mal d’africa? quel senso di primitivo e di libero che noi stupidi e scentifici europei occidentali abbiamo perso,un sapere antico e divino,semplice e misterioso e questo che ci rendeva uomini liberi non il progresso che come si sà ha sempre un rovescio della medaglia un alto prezzo da pagare alla conoscenza!
Ciao 😯
Caro enzo non pensando al valore,allora possiamo anche supporre che urano essendo un pianeta freddo possa essere composto da altre pietre preziose che ovviamente si formeranno in base alla temperatura e alla gravità del corpo stesso?
A proposito enzo cosa si forma alle basse temperature? Un diamante azzurro o rosa molto più prezioso xchè rarissimo sulla terra,uno smeraldo o uno zaffiro? cosa?
il fatto è che il diamante è solo e soltanto carbonio. L’elemento della vita. lo scheletro di ogni essere vivente. Chissà perchè io amo il carbonio…

Su Urano? mah… non ci farei una gita per cercare di trovare qualcosa…
@tutti
ecco che arriva il rompiscatole afflitto dalla sindrome PLP…
Innanzitutto scordatevi che il pianeta di diamante sia trasparente, magari sfaccettato e chissà… con già una mega incastonatura pronta!! 😆 😯
però sognarlo così non costa nulla! 😀
Altro problema (da cui l’effetto PLP) sono i 4000 anni luce che richiederebbero milioni e milioni di anni per raggiungere questo pianeta atipico…
Poi una volta arrivati lì, non è detto che in tutto questo tempo il pianeta esista ancora!!! C’è il rischio di arrivare da quelle parti e ritrovarsi con un pugno di mosche… 👿
Però eventuali vaggiatori intrepidi e millenari avrebbero tutto il tempo per accorgersi di eventuali cambiamenti della situazione e scoprire che la gioielleria galattica ha improrogabilmente chiuso i propri battenti…
Torniamo perciò alla fantasia… sarebbe davvero bello vedere questo pianeta sbrilluccicare nel vuoto … ma irraggiungibile, come tutti i sogni più belli! 😉
Caro Enzo,
Interessante news e come sempre scritta bene. 🙂
Una domanda, come è possibile capire che il pianeta sia composto in maggior parte (o totalmente?) da carbonio?
cara Scevra,
non certo con le osservazioni, ma come conseguenza logica del processo che deve essere intervenuto. Una nana bianca che perde idrogeno ed elio deve per forza essere composta di ossigeno e carbonio. Se poi la sua densità è quella che è stata riscontrata è facile fare uno più uno… 😉
@tutti

il pianeta di diamante penso che sia una figura allegorica, il diamante è solo una delle forme allotropiche del carbonio, come il fullurene e ancora più comune la grafite. cosa rimanga del “core” di una nana bianca penso che nessuno lo sappia di sicuro. poi credo che il pianeta sia ancora calduccio…
caro Beppe,
è meno allegorica di quello che pensi. Una nana bianca ridotta a ossigeno e carbonio subisce il passaggio da gas a liquido e poi a solido con struttura cristallian ad alta densità. Il diamante quindi è un’allegoria molto vicina al vero. certo non lavorato ad Amsterdam …
Grazie della spiegazione! 🙂
Wow, certo che girare in 2h10m attorno alla stella deve essere strepitoso, mi viene il mal di mare a pensare di sbarcarci sopra. Per caso si può anche intuire qual’è la velocità di rotazione sul proprio asse del pianeta? immagino sia altina essendo così vicina alla pulsar.
caara Scevra,
probabilmente sì, ma è ben difficile, se non impossibile, dare una risposta… 4000 anni luce sono tantini… 😉
Mi viene subito in mente “2061: Odissea 3”! 😉
Ossigeno e carbonio! Il pianeta vivente
sicuri che non c,è anche Idrogeno 😈