L’Hubble scopre un nuovo satellite di Plutone

Grazie all’HST (Hubble Space Telescope) gli astronomi hanno scoperto una quarta luna che orbita il pianeta nano Plutone.


Questo piccolo satellite, provvisoriamente indicato con P4 è sbucato dal nulla durante una ricerca in corso di eventuali anelli intorno a Plutone ed è il più piccolo dei quattro, con un diametro stimato da 13 a 34 km: in paragone, Caronte è di gran lunga il maggiore con 1043km, seguito da Nix e Hidra con diametri stimati compresi tra 32 e 113 km. Ndt: perché proprio 32km e 113km?? Perché questi valori così strani!? Facile! Perché in america ancora si ostinano a non usare il Sistema Metrico… Questi numeri corrispondono a valori compresi tra 20 e 70 miglia, dunque cifre tonde

“E’ davvero notevole che le fotocamere dell’HST ci abbiano permesso di vedere un oggetto così debole da una distanza di più di 5 bilioni di km” (ndt… anche per questo gli americani sono buffi: hanno i bilioni ma anche i biliardi) dice Mark Showalter dell’Istituto SETI a Mountain View, in California, che segue questo programma con l’$HST$.

i quattro satelliti di plutone

Qui vediamo un’immagine composta da due foto scattate dall’$HST$ e che mostrano chiaramente i quattro satelliti in movimento

Questa scoperta darà sicuramente nuova linfa alla missione New Horizons della NASA, che raggiungerà il sistema plutoniano nel 2015: questa missione fornirà nuovi aspetti dei mondi posti all’estremità del Sistema Solare. La mappatura della superficie di Plutone da parte dell’Hubble e la scoperta di questo nuovo $satellite$ si riveleranno un supporto enorme nella pianificazione dell’incontro ravvicinato della sonda NH. “E’ una scoperta fantastica” dice Alan Stern, responsabile del progetto NH del Southwest Research Institute a Boulder, Colorado, “Ora che conosciamo un’altra luna del sistema plutoniano, possiamo pianificare altre osservazioni ravvicinate durante il veloce sorvolo”. La nuova luna si trova in un’orbita compresa tra quelle di Nix e Hidra, che l’Hubble scoprì nel 2005, mentre Caronte era stato scoperto nel 1978 all’USNO, ma risolto come un oggetto separato solamente nel 1990 ancora una volta dall’$HST$. Questo sistema planetario si ipotizza si sia formato a causa di una collisione di Plutone con un altro oggetto celeste nel primo periodo di formazione del Sistema Solare: l’urto ha strappato via materiale dal pianeta a formare la famiglia di satelliti (finora) osservati attorno a Plutone.

Le rocce lunari di ritorno dalle missioni Apollo avevano fatto ipotizzare che anche la Luna si sia formata come risultato di una collisione tra la Terra ed un oggetto celeste della grandezza di Marte, 4 miliardi e mezzo di anni fa. Gli scienziati pensano che il materiale espulso dalle lune di Plutone a causa di impatti di micrometeoriti potrebbe formare un anello intorno al pianeta nano, ma l’Hubble non ha (ancora! ) scoperto nulla di simile. “Questa fantastica scoperta sottolinea la grande abilità dell’$HST$ nell’effettuare osservazioni stupefacenti e inattese, come farebbe un osservatorio ben organizzato” dice Jon Morse direttore della divisione di astrofisica della $NASA$ di Washington.

diagramma orbitale

Diagramma del sistema satellitare di Plutone con la nuova luna scoperta, P4, evidenziata. Credit: $NASA$, ESA, and A. Feild (STScI)

P4 era stato notato in un’immagine scattata dal sistema Wide Field Camera 3 dell’Hubble il 28 giugno ed è stato confermato in un’altra foto del 3 e del 18 luglio. La luna non era stata vista finora a causa della brevità del tempo di esposizione delle foto precedenti: solo in una foto del 2006 potrebbe essere già stato immortalato, ma non così chiaramente.

Tradotto da:
http://science.nasa.gov/science-news/science-at-$nasa$/2011/20jul_p4/

Informazioni su Pierluigi Panunzi 507 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

I commenti di questo post sono in sola lettura poichè precedenti al restyling del 2012. Iscriviti al Forum di Astronomia.com ed entra a far parte della nostra community. Ti aspettiamo! : )

19 Commenti

  1. e bravo plutone…zitto zitto si vuole prendere una rivincita da quando è stato declassato a pianeta nano :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

  2. visto che ne stiamo parlando, riassumo il numero di satelliti per pianeta, aggiornato ad oggi:
    Marte : 2
    Giove : 65
    Saturno : 62
    Urano : 27
    Nettuno : 13
    😉

  3. Togliendo la Luna. Anche la Terra ha dei piccoli satelliti che le ruotano attorno? Che non siano quelli metallici lanciati da noi 😛

  4. Secondo me ad Urano e Nettuno ne mancano ancora all’appello… 47 satelliti di Giove non supera i 10km di diametro, Urano e Nettuno non ne hanno di cosi’ piccoli perche’ probabilmente devono essere ancora scoperti… certo Giove e’ piu’ vicino a la fascia degli asteroidi ma chissa ❓ 😯

  5. Credo che la differenza sia dovuta dal fatto che NOI facciamo parte dei pianeti interni. Infatti: Mercurio = 0; Venere = 0; Terra = 1; solo Marte ne ha 2, ma dev’essere ancora chiarito bene se si tratta di asteroidi catturati o se, come risulta dalle ultime ricerche, sono frammenti di Marte catapultati in orbita a causa di grossi impatti.

  6. Con tutto questo affollamento intorno a Plutone, non è stato forse azzardato e affrettato il suo declassamento a pianeta nano? Certo bisogna vedere le caratteristiche degli altri planetesimi esterni. Ho la sensazione che Plutone non sia il solo ad avere molti satelliti. Io mi aspetto anche che prima o poi venga scoperto qualcosa di nettamente più grande (almeno tipo marte) nella zona esterna a Plutone con orbita tipo Eris. E magari (perchè no?) anche una scura nana bruna compagna del Sole oltre o ai limiti della nube di Oort.

  7. Grazie Pier!
    Fantastico. Speriamo gli trovino presto un nome affascinante come per la maggior parte dei satelliti.
    Hai ragione, gli americani si ostinano a non usare il sistema metrico decimale, e si complicano davvero la vita! 🙂 😉

  8. Avete ragione. Io proporrei una petizione per riqualificare Pluto! 💡 😎

  9. Aggiungo altri dati, sempre aggiornati ad oggi…
    tra i pianeti nani:
    Plutone : 4
    Haumea : 2
    Eris : 1

    tra gli asteroidi, 22 hanno un satellite, mentre ci sono due casi particolari:
    – l’asteroide Silvia (che trae il nome da Rea Silvia) ha 2 satelliti, abbastanza ovviamente battezzati Romolo e Remo…
    – l’asteroide Antiope ha un satellite grande quanto il “primario” , al punto che può essere considerato (finora!) l’unico esempio di “asteroide doppio”…

    e aspettiamo … chissà che Vesta non ci riservi qualche sorpresa! 😉

  10. A proposito di satelliti… nessuno ha mai pensato all’unicità del sistema sole/terra/luna! Dimensioni e distanze tali da permettere ecclissi di sole e di luna perfette.
    😯

  11. @Gaetano,
    hai perfettamente ragione! Ma c’è di più… Stiamo vivendo in un momento ideale, dato che la distanza Terra-Luna è variata di molto nel tempo. Centinaia di milioni di anni fa la Luna sarebbe stata troppo grande e nel futuro sarà troppo piccola… Mamma mia, che fortuna!!! :mrgreen:

  12. @Enzo,
    sto finendo di rileggere “Una fortuna cosmica” di Paul Davis e le fortune altamente improbabili sono veramente tante… Tante da far traballare il mio materialismo. Secondo te senza la luna non avremmo mai potuto studiare le corone solari?

  13. caro gaetano,
    sicuramente le eclissi hanno stimolato allo studio dell’atmosfera del Sole. Tuttavia, l’avvento dei coronografi avrebbe comunque messo in luce la corona solare e la sua struttura.

  14. Scusate non per cercare il pelo nell’uovo, ma il nome del satellite di Plutone chiamato Nix significa forse notte? No, perché se è quello il nome che volevano dargli, sarebbe stato meglio lo avessero scritto in inglese, perché scritto così è sbagliato. Sarebbe bene che si decidessero tra latino e greco quelli che scelgono i nomi in astronomia, altrimenti fanno solo pasticci… 😕

  15. cara Michela,
    ti spiego la storia di Nix. Il nome originario doveva essere Nyx (notte in greco). Tuttavia, esiteva già un asteroide con lo stesso nome. E’ stato deciso allora di cambiarlo in Nix, dato che sembra fosse lo “spelling” usato dagli egiziani. Cosa un po’ contorta, ne convengo. Tuttavia, solitamente, nella commissione per i nomi vi sono persone preparate e di ottima conoscenza del greco, latino, ecc…. 😉

  16. Ho capito, ma allora perché non gli hanno dato un altro nome? Sarebbe stato più semplice 😕 Così da “notte” lo hanno fatto diventare “neve”. Vabbè, vista la lontananza dal Sole magari del tutto sbagliato come nome non è 😀