La vita di Andromeda

Lo sforzo combinato di due telescopi dell’ESA ci ha mostrato buona parte della vita della galassia di Andromeda. Herschel si è dedicato alla formazione stellare, mentre XMM-Newton alla morte degli astri.


Conoscere ciò che capita su M31, la celebre galassia di Andromeda, è un po’ come conoscere la nostra Via Lattea, sua sorella solo leggermente più piccola.

Herschel è un telescopio adatto all’osservazione nella luce del lontano infrarosso, ossia all’analisi di gas e polvere a bassa temperatura. Proprio le zone in cui si formano le stelle. Il processo di formazione all’interno delle nebulose scure può durare centinaia di milioni di anni, finché una protostella raggiunge la giusta densità e comincia a e mettere luce nell’ottico diventando visibile anche ai telescopi normali.

La galassia di Andromeda ha una sua peculiarità: un enorme disco di polvere largo circa 75000 anni luce che circonda l’intera struttura. Alcuni pensano che sia il residuo di una collisione con un’altra galassia, avvenuta abbastanza recentemente. Herschel non solo ha mostrato molto bene questo disco, ma almeno altri cinque più deboli e concentrici.

XMM non è stato da meno e ha aperto, in contemporanea, i suoi occhi a raggi X, mostrandoci gli ultimi gemiti delle stelle ormai vecchie e stanche. In queste fasi drammatiche i corpi celesti emettono lampi estremamente energetici ben visibili nell’X. XMM ha osservato centinaia di queste sorgenti all’interno di Andromeda, la maggior parte concentrate al centro dove vi è ovviamente molta più folla. Combinando le immagini dei due telescopi spaziali (il lontano infrarosso e l’X sono praticamente invisibili dalla Terra, essendo assorbiti dalla sua atmosfera) con quella ottica (che ci mostra le stelle “mature”), si ha una visione della galassia che copre gran parte della sua vita passata, ma anche di quella futura.

La Galassia di Andromeda vista a diverse lunghezze d’onda

Fonti: Infrarosso: ESA/ Herschel/ PACS/SPIRE/J.Fritz, U.Gent; raggi X:ESA/ XMM- Newton/ EPIC/W. Pietsch, MPE; ottico: R. Gendler.

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18 Commenti

  1. Mi è sempre piaciuto il nome Andromeda, mi ricordo un vecchio film di fantascienza..
    A proposito, Profe, piccolo O.T., ha già sentito la notizia ?:
    “La NASA dichiara possibile segnale extraterrestre:
    Nessuno sa con certezza la provenienza di un segnale registrato in questi giorni dai Radiotelescopi del Progetto SETI. Un segnale anomalo è stato ricevuto sulla Terra dal SETI., ecc. ecc.. 😯
    Che ne pensa, ci siamo…??

  2. caro Moreno,
    ho visto il segnale e letto la notizia. Tuttavia, non lo reputo -al momento- meritevole di una segnalazione. Troppi disturbi potrebbero averlo causato e non vorrei scatenare un putiferio, magari del tutto senza validità…
    Meglio aspettare… 😉

  3. andromeda, forza sorella svelaci i tuoi segreti :mrgreen:

    posso fare una piccola critica costruttiva…non me intendo molto di siti web però perchè non impostare l’ordine dei commenti in maniera decrescente in base all’ordine di inserimento?

    risparmieremmo un click per andare a cercare l’ultima pagina :mrgreen:

  4. :mrgreen: Grazie x aver pubblicato un articolo sulla mia galassia preferita!
    A proposito secondo alcuni scenziati la galassia di andromeda si dovrebbe fondere con la nostra Via Lattea tra 2-2,5 milioni di anni e formare o una grande galassia a spirale oppure visto che le forze sono quasi identiche una galassia irregolare, me lo confermate?
    Per il momento mi godo questo bellissimo spettacolo,un altra galassia fotogenica e la galassia a Vortice osservatela e stupenda!
    Ciao e grazie!

  5. caro Raffaele!
    appena ricevuto un messaggio da Andromeda: “Vi stiamo aspettando!!”. Confermata la visita… :mrgreen:

  6. @ raffaele e enzo: ricevuto altro messaggio da Andromeda: ” Attendiamo con ansia la vostra visita, ma temiamo che ci metterete più tempo di quello che credete: 2,5 MILIARDI di anni..” 😯 :mrgreen:

  7. caro Red,
    devi avere pazienza… ma gli andromediani sono una frana in … matematica!!!!

    per tutti: ovviamente, ha ragione Red

    a volte scappano… 😳 ma mi sto facendo perdonare preparando una serie di articoli divulgativi sui fondamentali dell’astrofisica (stelle doppie, variabili, distanze, ecc.). Sto lavorando per voi… :mrgreen:

  8. @peppe
    diciamo che è una scelta, preferisco che chi accede per la prima volta veda i primi commenti e sia spronato a leggerli un pò tutti, prima di scrivere il proprio. Ti suggerisco di usare anche gli RSS (ogni articolo ha il suo) in modo da vedere sempre gli utlimi commenti senza sfogliare tutte le pagine, oppure (se non sono centinaia di commenti) di usare il tasto “mostra tutti i commenti” 😉

  9. Caro Enzo,
    scritto così…. In grassetto…. Fa tanto “Così parlò Zarathustra”…..
    Per un “qui pro quo”, è un po’ tanto come autoflagellazione…. 😯
    Non oso pensare a quando posterò una castroneria…..
    Quasi quasi, non lo faccio più….. :mrgreen:

  10. caro Red,
    non peroccuparti… ho voluto metterlo in risalto in modo che si leggesse e qualcuno non rimanesse con l’idea dei milioni… Non vorrei che cominciassero già adesso a scrivere libri sulla fine del mondo del 21 dicembre 2517812!!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
    In fonfo, in fondo, mi sembra che il calendario degli Zulù riportava questa data… 😯

  11. Caro Enzo, non ti preoccupare, che qualche zero dimenticato te lo perdoniamo, però mi raccomando, gli articoli che scriverai, falli in modo tale che anche quelli per cui la fisica è davvero ostica (come la sottoscritta!), possano capirci qualcosa, sennò questa non te la perdoniamo davvero! :mrgreen:

  12. cara Michela,
    io te lo prometto, ma poi c’è qualcuno che mi dice che parlo troppo semplice (è già successo…). Devo dividermi in due… Comunque, ho già scritto qualche articolo per gettare le basi sui fondamentali di astrofisica stellare… Però, scusa, ma questo di Andromeda è semplice…Non ti pare? 🙄

  13. Vai tranquillo Enzo, in questo momento di spiegazioni auliche che finiscono poi per non dire niente, la semplicità è l’ideale per scoprire le meraviglie del cosmo.
    Attendiamo con anzia, da profani appassionati, queste tue “lezioni”.

  14. Sì, Enzo, questo di Andromeda è semplice, ma l’astrofisica è una brutta “bestia” :mrgreen:
    Gli articoli di astrofisica stellare di cui parli li hai già pubblicati? Se sì, in che pagina del sito si trovano?

    P.S. Mi associo anche io all’ultima frase di Mario.

  15. no, cara Michela, li sto preparando e Stefano aprirà un angolo indipendente…

    abbiate fede… 😉

  16. Come “troppo semplice”??? 😈 E che credono questi, che quelli che seguono astronomiapuntocom (ma come mai non punto it visto che è italiano? 😕 ) siano tutti “MARGHERITA HACK”?? :mrgreen: Se fosse così, logicamente non seguirei il sito, tanto lo Spazio non avrebbe segreti, no?? 😡

  17. Si potrebbe inferire che l’incontro-scontro di 2 galassie introduce non solo distorsioni dei piani galattici , ma anche stelle (quelle dei bracci esterni) che vengono sparate fuori dalla mistura.

    Le immagini di Hubble di tali incontri-scontri , disponibili sul sito di Hbble , NON sono sufficienti a vedere questi fenomeni delle stelle esterne ed ai bordi della collisione …..

    Comunque se ne potrebbe inferire …che possa esistere una classe di stelle residue dello scontro che, sparate fuori …..viaggiano nello spazio intergalattico……libere dalla forza di attrazione del (dei ??) massive black holes centri delle galassie.

    E nei centri delle due ??? Chi sa che fine farà ‘ Sagittarius A1 ‘ dopo l’incontro con la grande vicina M31 ???

    Lasciamo ai posteri la difficile risposta.

    Ottime immagini di M31.

    Dove le trovo immagini con + pixels di queste mostrate Nell’articolo ?

    Grazie
    Claudio