Prima di affrontare questo viaggio, domandiamoci il perché della scelta di questa nostra meta: perché proprio questa stellina minuscola di undicesima magnitudine, visibile solo con potenti telescopi, che si trova in una costellazione molto nota per le sue due stelle Alpha e Beta? La risposta è semplice: Proxima Centauri è la stella più vicina a noi, al nostro Sole, sempre nell’accezione astronomica del termine: è posta ad appena 4.2 anni luce di distanza.
Questo valore è molto piccolo rispetto alla scala cosmica, ma non mi stancherò mai di ricordare che qui stiamo parlando di anni-luce e non certo di chilometri! Tanto per mettere subito in chiaro alcuni concetti, un anno luce corrisponde a 9461 miliardi di km… una cifra astronomica!
Grazie alla nostra onnipresente e potente astronave Celestia (che prende il nome di un magnifico programma di simulazione tridimensionale di Sistemi Stellari e molto di più) possiamo approntare in quattro e quattr’otto un viaggio cosmico.
E’ ora dunque di accendere i razzi della nostra astronave, ed in meno di un secondo veniamo posizionati al cospetto della piccola stella rossiccia di classe M5. La nostra astronave però ci ha posizionati ad una distanza strana, non molto comprensibile. Con qualche rotazione della rotella del mouse (oops, volevo dire accendendo i razzi) ci andiamo a porre ad una distanza quasi pari al doppio di quella della Luna dalla Terra.
Che cosa strana: se riuscissimo ad arrivare a questa distanza dal nostro Sole, rimarremmo bruciati in un batter di ciglia ed anche se riuscissimo a resistergli, il Sole sarebbe minacciosamente vicino.
Qui invece la situazione è differente: Proxima è una nana rossa, con un raggio di appena 100mila km rispetto ai quasi 700mila del nostro Sole. Dal nostro punto di vista ci appare comunque molto luminosa (di magnitudine -27.5) solo perché siamo molto vicini, ma in realtà la sua luminosità è appena 53 milionesimi di quella del Sole…
Altra caratteristica strana, che non si può percepire da una singola foto, è che la rotazione intorno al suo asse avviene in poco più di un giorno, in appena 31 ore, mentre in paragone il Sole ruota su se stesso in 27 giorni circa.
Dalla strumentazione di bordo impariamo che questa stellina è nota con un bel po’ di nomi: oltre al nome Proxima (dal latino la più vicina), sappiamo che in realtà è la terza componente del sistema di Alfa Centauri e perciò si chiama tecnicamente “α Cen C”. Dato che esistono parecchi cataloghi stellari, la nostra stellina è stata inserita in almeno tre di questi: infatti è anche nota come “V645 Cen”, ”Gliese 551” e “HIP 70890”, rispettivamente la 645-esima stella variabile della costellazione del Centauro, la 551-esima del catalogo Gliese (catalogo che comprende tutte le stelle vicine, poste ad una distanza massima di 20 parsec) e la stella numero 70890 del catalogo Hipparcos (realizzato grazie ai dati della sonda Hipparcos). Tanti nomi alternativi per una medesima stella…
Dalla nostra postazione di osservazione, Proxima è veramente imponente ed inquietante, con un diametro apparente pari a poco più di 15°!! Come paragone, noi dalla Terra vediamo il Sole con un diametro apparente di appena mezzo grado: dunque Proxima in questo caso appare come trenta volte il nostro Sole.
Al contrario se, come dicevo prima, potessimo arrivare ad una distanza dal Sole pari a solo due volte la distanza della Luna, allora il Sole sarebbe immenso… Il suo diametro apparente sarebbe la bellezza di 136°, con una luminosità data da una magnitudine pari a -38… Un vero inferno, luminosissimo, ma pur sempre un inferno…
Per proseguire il nostro viaggio cosmico, concedetemi una digressione un po’ pazza…
Un mondo alla rovescia
Supponiamo (visto che a tutt’oggi non ne è stata trovata traccia) che intorno a questa stellina orbiti un pianeta roccioso, abitato da indigeni solo lievemente differenti a noi, con i nostri stessi interessi nel $campo$ della Scienza, l’Astronomia in particolare, ma con una caratteristica strana…
Vi faccio quindi conoscere un mio amico che vive da queste parti, un certo Igiulreip, appassionato di Astronomia da sempre: facciamoci raccontare da lui qualche notizia sulle più recenti scoperte astronomiche locali.
La stella che stiamo analizzando, rossiccia e imponente, dagli indigeni viene chiamata Amixorp Iruatnec e da sempre gli astronomi del luogo stanno studiando la stella α della costellazione Aepoissac, nota come Elos, perché questa stella ha una caratteristica particolare…
Grazie al programma Aitselec, che il mio amico utilizza molto spesso, possiamo sapere alcune caratteristiche di questa stella:
- si trova a 4.2 anni luce di distanza dalla loro nana rossa
- ha una magnitudine pari a 0.40 (4.83 assoluta), quindi bella luminosa
- è di classe spettrale G2 con una temperatura superficiale di quasi 6000°Kelvin
- un raggio di quasi 700mila km (sette volte il loro piccolo astro)
- un periodo di rotazione di 25.8 giorni
- infine è accompagnata da una corte di oggetti planetari
Eh già! Infatti gli astronomi di Amixorp sono recentemente riusciti a scoprire la presenza di pianeti extra-Amixorpani, orbitanti intorno ad questa stella a loro molto vicina : si vocifera che il terzo di questi pianeti, roccioso, possa ospitare forme di vita… Pare persino che questo pianeta sia accompagnato da un oggetto ancor più piccolo, un satellite. Il pianeta è stato battezzato Arret ed il suo satellite Anul, ma ancora devono effettuare le verifiche del caso, data la vicinanza del pianeta alla sua stella.
Invece hanno scoperto che il pianeta più grande è appunto un gigante gassoso e l’hanno chiamato Evoig, mentre quasi contemporaneamente hanno scoperto un altro pianeta gassoso solo di poco più piccolo, che possiede un qualcosa intorno, una specie di bizzarro anello. Ma è ancora troppo presto: sono necessari ulteriori studi su quest’altro pianeta, che intanto ha ricevuto il nome di Onrutas.
Va bene, il nostro Sole ha queste caratteristiche che più o meno potevamo aspettarci, ma rimane il fatto di dove è posizionato sulla volta celeste visibile da queste parti.
Sempre grazie al programma Aitselec possiamo vedere che il nostro Sole si trova nella costellazione chiamata Aepoissac , ben nota per la sua caratteristica forma a zigzag. Che nomi strani hanno le stelle di questa costellazione, ma c’è da dire che il nostro amato Sole non sfigura di certo!
Con i piedi per Terra
Va bene, ho scherzato, ma non più di tanto: però l’occasione era ghiotta per sorriderci un po’ su. Tornando al nostro fido Celestia, ci accorgiamo che stando dalle parti di Proxima Centauri le costellazioni appaiono più meno come noi le conosciamo dalla Terra, dato che Proxima Centauri è molto vicina a noi, e viceversa le altre stelle (a parte le componenti di Alfa Centauri) si trovano a distanze elevate.
Le costellazioni appaiono praticamente le stesse (a parte il Centauro del tutto stravolto, dato che le stelle Alfa e Beta sono vicinissime a Proxima): se volete, potere leggere questo mio articolo, in cui tratto estesamente questo argomento. In questa tabella ho riportato le magnitudini delle 5 stelle più importanti di Cassiopea e della famosissima Sirio per confrontarne la luminosità con il Sole.
Proprio di Sirio possiamo dire che la vicinanza di questa stella rispetto al Sole ed alla stella Proxima Centauri, fa sì che da quest’ultima si veda proiettata all’interno di quella costellazione che noi conosciamo come Orione proprio vicinissima a Betelgeuse!
Bene, possiamo ritenerci soddisfatti della nostra crociera cosmica: abbiamo scherzato, ma se simuliamo la realtà con Celestia otterremo sempre risultati assolutamente veritieri.
Finita dunque questa crociera stellare, vi va di effettuare altri viaggi tra le stelle? Ho qualche idea in proposito: Sirio, Arturo, Castore, le Pleiadi, Mizar…
Ma se avete altre mete, segnalatelo, che noi parleremo al nostro tour operator!
Grande, una piacevole ed interessante lettura, spero di leggere presto altri articoli del genere… Arret..Anul.. 😆
olleb otlom otnoccar
Bello Bello!
Qualche stella di Orione mi interesserebbe (:
grande Pierluigi!!!! tra non molto un viaggio su Aldebaran?
Bravo Pierluigi, potremo fare un viaggi anche dalle parti della stella Gliese.. ops non ricordo il numero, quella del pianeta simil Terra scoperto di recente.
Comunque complimenti ed attendo con ansia i prossimi viaggi sull’astronave “Celestia”.
@tutti!
allora in scaletta andremo prima dalle parti di Orione (vediamo quale delle stelle più famose offre di più!), poi su Aldebaran, poi su una Gliese (se il database dell’astronave Celestia ha i dati dell’ultima scoperta allora si può fare… sennò chiederò a Spock) e poi…
scegliete voi!! 😉
Gliese 581, mi pare, la prima balzata agli onori della cronaca un paio di anni fa per ospitare un pianeta roccioso, uno dei primi scoperti: 581C. Sempre se non sbaglio.
Il mio sogno sarebbe quello di vedere il cielo da un ipotetico pianeta orbitante attorno a una stella dell’alone galattico, da dove magari si vedrebbe almeno uno “spicchio” di Galassia, se non tutta. Ma mi sa che non esistono software che lo permettano…
Pierluigi, vorrei andare sulla stella più lontana possibile da cui sia ancora visibile -ad occhio nudo- il Sole! 😛
(una volta il Prof. Enzo mi disse che la massima distanza che si poteva ancora vedere il Sole era….60 anniluce…. ❓
@Moreno
una stella con questa caratteristica è 51 Pegasi, che è stata tra l’altro una delle prime stelle di cui è stato trovato un pianeta. Altra tappa del nostro viaggio! 😉
….e dare una occhiata a VY cane maggiore? Come sara’ quella singolare stella?Eta carinae, non è proprio il caso, eh? Troppo, troppo, non esageriamo! Soprattutto troppo lontane!
@Mariateresa
VY CMa è tra le stelle di Celestia, quindi si può fare…
Eta Carinae invece richiede un addon, che fa vedere la nebulosa in 3D! 😯
scaricato… si può fare anche questo viaggio!! 😉
La scaletta per adesso è:
1) stelle di Orione (Betelgeuse e Rigel)
2) Aldebaran
3) Gliese 581
4) Stella di Barnard
5) 51 Pegasi
6) VY CMa
7) eta Car
eventualmente alcuni viaggi verranno abbinati…
a presto!
Grande Pier!
La prossima volta vorrei avvicinarmi ad una bella gigante rossa! 😛
Perfetto Pier, grazie! 😀 Mi raccomando il numero 5, 51 Pegasi, ci tengo ad atterrare lì per ammirare il Sole, per minuscolo che sia….al limite per il carburante dell’astronave famo ‘na colletta, anche se è aumentato….
😆
😆 caro pg, da qulche anno mi sono innamorato delle … stelle. non sono corrisposto ma va bene così si vede che è amor vero il mio. ogni tanto vado all’osservatorio di Pino torinese … mi stregano le dimensioni, gli anni luce i imliari di anni luce… Ma sono veri? sarei curioso di sapere le metodiche per raggiungere questi risultati così come le misurazioni ell’infitamente piccolo. mi invii una mail informativa? grazie ciao aldebaran0,01
@Silvia
detto… fatto…
già dal prossimo viaggio incontreremo la mitica Betelgeuse, una bella supergigante rossa…
@tutti
se qualcuno non avesse idea del significato dei nomi (molto strani) di stelle, pianeti e costellazioni visibili da Proxima … suggerisco di riflettere sul titolo del capitoletto “Un mondo alla rovescia”… 😯
è chiaro ora?! 😆
Siete sicuri che Proxima Centauri ruoti su se stessa in un
giorno? Avevo letto pochi anni fa, sulla rivista LE STELLE, che
Proxima Centauri è un ruotatore lento: ruota su se stessa in
84 giorni! E questo è un fatto strano, perchè Proxima è una stella
a flare, ed i flare in genere sono prodotti da stelle che ruotano
velocemente. Mi ricordo che l’ articolo che lessi allora si basava
sugli studi di un’ astronoma argentina dal nome difficile… ❓
@Vinicio
io sono sicuro della velocità di rotazione di Proxima Centauri, perché così riporta il programma Celestia, di solito molto accurato. In effetti su Wikipedia viene riportato un valore prossimo a quello che dici tu: ma di solito le loro fonti sono da sempre molto più affidabili ed accurate, che non Wikipedia.
Ma si sa, in Astronomia tutto può cambiare da un momento all’altro grazie a nuove misurazioni, mentre parecchia grandezze sono note con un’alta incertezza ed allora si deve per forza scegliere un valore medio.
Se in questo caso avessero sbagliato allora bisognerebbe innanzitutto conoscere la fonte certa ed il valore nuovo e proporlo come bug nel forum del programma (http://shatters.net/forum/index.php), dopo essersi sincerati che la segnalazione non sia stata già fatta.
Dato che il pool di programmatori è formato anche da laureati in Astrofisica, da esperti di cosmologia ed Astrodinamica, di solito ogni modifica proposta viene vagliata e discussa nel modo e nei tempi che loro ritengono più opportuno…
In genere ad ogni nuova release del programma vengono apportate le correzioni a bug, valori errati ed altro.
Bisogna ricordare però che il programma, oltre ad essere veramente spettacolare, potente e completo, è Open Source, quindi i suddetti creatori non ci guadagnano una lira e dedicano a Celestia il tempo concesso dalle loro attività.
Il forum invece viene aggiornato quotidianamente…
😉
Grazie e complimenti per il bellissimo viaggio che ci hai permesso di fare!
se non vi è di troppo disturbo, una volta potete spiegarci le basi per intuire i metodi per misurare le distanze astronomiche? grazie da uno che sta aprendo la finestra… di notte! nuchis
Bell’articolo e bellissime mappe stellari anche se sono ,come quasi tutte le altre , disposte su un piano (bidimensionali).
NON ti avvicinare troppo a Proxima : NON si sa mai .
L’alfa binaria nel piede del centauro (Rigil Kent ??) mi ha sempre affascinato : è un secondo sole (se non fosse binaria).
Anni fà (pochi) un astronomo olandese veniva deriso perchè sosteneva che anche le binarie possono avere pianeti : aveva ragione….. sembra.
Suggerisco un viaggetto verso ……. Z1 e Z2 in Reticulum…….sai tutte quelle legende popolari hanno un certo fascino….poi per quelli troppo scettici…. si può anche pensare ad un viaggetto alla cosidetta ‘cintura di Orione’ (Orion Belt) che poi NON è una cintura ….ma ha stelle fantastiche….a vedersi.
Ciao a tutti
Claudio
@claudio
della Cintura di Orione già parlerò nella terza puntata… 😉
z1 e z2 Reticuli… boh ora mi informo, non mi sembra di ricordare nulla…
Comunque sistemi stellari utilizzati da film o telefilm di fantascienza li lascerei solo alla fine… potremmo ad esempio chiudere con un viaggio su Pandora… 😯
c’è ancora posto sulla navetta spaziale?
scusate il ritardo
Caro Pierluigi,
intanto complimenti per l’articolo.
Vorrei sapere quale sia la stella più lontana da cui è possibile vedere la terra.
Grazie, Ada
@claudio
z2 reticuli… sì… Alien!
vedrò quello che posso fare… 😉
Enzo , grazie.
Tuttavia credo che i Sumeri con le loro tavolette su argilla (sumerian gods) non avessero visto il discreto-fantasioso film di Alien…eppure le tavolette , visibili in rete lasciano pensosi……..o perplessi ??
Sono solo la rappresentazione di legende popolari sumeriane fatte da artisti antichi e fantasiosi ?? ….Forse….
Poi c’è da dire che il fantasioso film Alien…mostra il solito mostro a forma di formica gigante…. + o – …spettacolare ma poco credibile….mentre le legende popolari relative all’ Area 51 e al cosidetto ‘incidente di Roswell’…se non sbaglio …parlano di ominidi grigi o verdi alti 120cm…non si sa se reticolani o di quale altra provenienza ….
Poi mi sembra di ricordare che alcune stelle come ad es. Gliese 51 ( o 81 ?? ) …sono state inferite far parte delle cosidette (…sempre secondo le famose legende metropolitane…..) …. ‘trade routes’……(Z1 e Z2 come punti di partenza)…..dopo il non confermato caso di ‘abduction’ di Betty Hill e la relativa mappa stellare in 3D derivata con un computer .
Legende……OVVIAMENTE……
ciao