In compagnia della direttrice dell’Osservatorio Astronomico G.D. Cassini, la dottoressa Marina Muzi, già intervistata in passato per astronomia.com, ho scoperto passeggiando per le strette vie del piccolo paese natale dell’illustre astronomo Gian Domenico Cassini ulteriori installazioni astronomiche recentemente inaugurate ed una mostra permanente che verrà aperta al pubblico il 12 dicembre su un argomento non molto considerato: il Tempo.
E’ proprio da quest’ultima, che ho avuto modo di visitare in anteprima, che mi piace iniziare. Il suo titolo è “Sole e Tempo”, e si trova nell’ex-municipio affacciato sulla piazza principale del paese. Senza rovinare troppo la sorpresa posso dire che vengono sviluppate tematiche che vanno dal concetto di Tempo alla misura del tempo, dal tempo solare al tempo civile; il movimento apparente del Sole e il tempo sulla Terra e la sua misura, dagli orologi solari alle pulsar; il Tempo come unità di misura dello spazio… e molto altro ancora il tutto corredato da exhibits, postazioni multimediali e pannelli esplicativi.
Però, se volete vedere la fonte di questo ricco e stimolante allestimento, occorre spostarsi e raggiungere il Giardino del Sole, posto in un area adiacente l’Osservatorio astronomico. Questo giardino integra il già esistente Giardino delle Stelle del Nord, ma nel Giardino del Sole, oltre a spazi appositi per relax e pic-nic, ovviamente da usufruirsi nella stagione calda, sono installati strumenti per la visualizzazione e la comprensione dei diversi aspetti del movimento apparente del Sole nel corso dell’anno. Per esempio si trova un bell’orologio solare realizzato in orizzontale sul terreno. Ha un nome complicato, analemmatico, ma permette di studiare facilmente il movimento apparente del Sole a partire dall’ombra di uno gnomone, che in genere è un’asta. In questo caso saremo invece noi stessi a costituirlo, posizionandoci su di una speciale scala graduata che corrisponde alla data, e in questa posizione, seguendo la nostra ombra proiettata su di un quadrante, potremo leggere l’ora. Insomma, per funzionare occorre per forza una persona che lo animi.
Sullo stesso principio si basa anche la struttura più grande composta da semicerchi di ferro che si trova al suo fianco. Ponendosi al suo interno si può seguire il sorgere e il tramontare del Sole e il suo percorso apparente lungo l’eclittica avendo per sfondo montagne e mare, ma se qualche cosa non vi è chiaro, nessun problema: ogni strumento è corredato da pannelli esplicativi. Completano questo particolare giardino, una bella meridiana a muro e Stonehenge semplificata e in miniatura, inoltre, continuando a passeggiare tra i “carrugi” di Perinaldo, non trascurate dei pannelli utili ad individuare di notte degli scorci di cielo stellato. Alcuni sono delle vere e proprie “finestre di stelle” che invitano a conoscere il cielo notturno durante le varie stagioni dell’anno, altri riguardano un curioso viaggio e danno indicazioni sul tempo solare rimanendo sul parallelo di Perinaldo, il quarantatreesimo.
Poi, se siete proprio fortunati, quando il Sole transita al meridiano e vi trovate in prossimità dell’arco meridiano al Belvedere Ubago, l’istante viene segnalato anche da un bagliore sulla montagna, dove a 1900 metri di $altezza$, sullo stesso meridiano è installato uno specchio di acciaio inox lucidato. Non parleremo della Meridiana della Visitazione, della passeggiata dei pianeti, del Museo Cassini e del Planetario o del Giardino delle Stelle del Nord perché già sono stati menzionati nella precedente intervista assieme alle attività di osservazione notturna incrementate da un nuovo telescopio, però ogni volta che rivedo queste strumentazioni astronomiche integrate nel borgo non posso che fare i complimenti per le iniziative e la realizzazione, non sempre facile, che la direttrice e tutti i suoi collaboratori portano avanti con vera passione regalando così esempi di ottima divulgazione astronomica.
Per ulteriori informazioni consultare il sito dell’Osservatorio di Perinaldo
in particolare quello della mostra sul Tempo
Grazie per la segnalazione, andrò senz’altro a visitare la mostra.
Magari in primavera….
Il tempo mi ha sempre affascinato, anche in senso filosofico.
E’ la moneta con cui paghiamo tutto il resto della nostra vita.
Ed è l’unica moneta che non riusciremo mai ad accumulare….
Concordo con Red Hanuman sul tempo. E’ tutto e nulla nello stesso momento.
E’ filosofia, scienza, letteratura… e’ vita ed allo stesso tempo mistero.
Grazie comunque della segnalazione.
Grazie ancora Gabriella per il bell’articolo, e grazie ad Astronomia.com per averlo pubblicato; anche sul nostro blog è stato segnalato;
all’inaugurazione ieri sono venuti anche tanti bambini, tutti affascinati soprattutto da quella che abbiamo chiamato la “Scatola del Tempo”….per fotuna nessuno, neanche tra gli adulti, ci ha detto…..che perdita di tempo !!
“Breve è la vita che viviamo davvero, tutto il resto è solo Tempo” così scriveva Seneca; non so, forse diceva una cosa giusta, c’è da pensare !!