I progetti della NASA per i robot umanoidi

Vi ricordate i simpatici robottini della saga di “Guerre Stellari”? E quello della parodia “Balle Spaziali”? Pura fantascienza… Sì, ma ancora per poco!


Robonaut 2

Qualche anno fa abbiamo conosciuto il loquace ma strano C3PO (da noi noto inizialmente come D-3BO) ed il fischiante R2D2 (da noi noto come C1-P8) nonché la simpaticissima Dorothy, la robottina badante con l’improbabile voce di Tina Pica… Li abbiamo sempre associati alle avventure spaziali dei nostri beniamini nella lotta contro i cattivi di turno, e da quest’anno lo faremo anche per le nostre missioni spaziali!

Gli astronauti della ISS avranno presto a bordo un nuovo compagno di viaggio, un umanoide: a settembre infatti lo Shuttle Discovery porterà a bordo della stazione spaziale il Robonaut 2 (abbreviato con R2) che perciò diventerà il primo robot umanoide a viaggiare e lavorare nello spazio.

Ecco R2 mentre fa allenamento

Ecco R2, mentre fa allenamento.

Sviluppato in maniera congiunta tra la NASA e la General Motors, R2 assomiglia un po’ a C3PO, ma gli manca totalmente la parlantina del suo lontano parente. E questo va bene, perché gli umani a bordo avranno bisogno di un lavoratore che possa maneggiare strumenti utili, piuttosto che di una lingua tagliente…

“Il nostro obiettivo per R2 è di fargli svolgere compiti di routine, liberando così l’equipaggio per lavori più importanti” spiega Ron Diftler, project manager al Johnson Space Center “ecco un robot che sa quello che vuole, conosce l’ambiente e si adatta a seconda delle necessità. E’ molto umano e aprirà la strada ad infinite possibilità”.

Il team spera di riuscire ad insegnare ad R2 a fare qualsiasi cosa all’interno della Stazione Spaziale: per esempio R2 potrebbe svolgere compiti delicati quali ad esempio impostare degli esperimenti scientifici al posto dell’equipaggio oppure altrettanto facilmente potrebbe maneggiare un aspirapolvere.

Ad R2 non sarebbe permesso di muoversi nella stazione: almeno in un primo momento verrebbe ancorato in una locazione nel Laboratorio Destiny. Solo successivamente sarà permesso ad R2 di muoversi: anzi, questo sarà un $obiettivo$.

“Vogliamo dare a R2 una gamba per agganciarsi ed ancorarsi in posti differenti. Userà le mani per muoversi da un posto all’altro, all’interno della stazione, proprio come fanno gli astronauti”.

Per prima cosa, R2 deve essere testato e validato in condizioni di assenza di peso e di altri effetti tipici dell’ambiente spaziale. Poi piano piano si guadagnerà i galloni procedendo di compito in compito, a cominciare dalla verifica delle proprie condizioni di salute, per arrivare a lavori più complessi.

Il team a Terra e l’equipaggio della ISS controlleranno il robot con sistemi identici, entrambi dotati di una GUI (Graphical User Interface) su di uno schermo di un computer ed una navigazione a pulsanti.

“L’R2 agisce in una sorta di autonomia controllata” dice Diftler “Penserà per conto proprio, all’interno dei limiti che gli imporremo. Gli invieremo delle script e cioè (comunissime!) sequenze di comandi”. (ndr: Proprio come faremmo con il robottino autocostruito in casa, pilotato dal nostro PC)

E’ questo pure il modo con cui vengono controllati ad esempio i rover marziani Spirit e Opportunity. Ma con una differenza sostanziale.

Ciao Mondo!

Hello! R2 mostra la propria

abilità manuale.

“Questo robot è in grado di vedere e ci vogliono da 2 a 6 secondi perché la sua visualizzazione arrivi a noi, che perciò possiamo vedere quasi in tempo reale. (Come paragone la trasmissione video unidirezionale da Marte verso la Terra richiede circa 10 minuti). Se ci accorgiamo che R2 sta facendo qualcosa che non funziona, possiamo comunicarglielo immediatamente: ‘Fermati e prova a fare così invece’ “ (ndr: non bisogna dirgli “fermati!”, ma “prova a fare quest’altra cosa”! bisogna cercare di non urtare la sua suscettibilità. HAL9000 insegna!)

Per Diftler lavorare con R2 è come supervisionare un neo-assunto in un ufficio: “All’inizio gli si danno tantissime informazioni dettagliate, ma una volta che si risolvono tutte le situazioni che possono dare problemi, ecco che lo si può controllare solo di tanto in tanto”.

Il suo team continuerà tuttavia a migliorare le capacità del robot di apprendere “Ad esempio man mano che sviluppiamo le caratteristiche di questo robot, il suo sistema di visione ci permetterà di raffinare i suoi movimenti. Saremo così in grado di aggiustare il modo con cui R2 allunga la mano per agguantare un determinato oggetto”.

Con la semplice (ndr e sottolineo semplice!) aggiunta di gambe o ruote, R2 sarà in grado un domani di esplorare un pianeta o un asteroide dove gli umani potrebbero atterrare oppure potrebbe costruire impianti di lavorazione o anche ambienti abitativi.

Alla fine R2 diventerà un membro così familiare dell’equipaggio, che gli stessi astronauti saranno portati a dirgli “oops, scusami” nel caso lo urtassero: ma in tal caso come risponderà R2? (ndr: non preoccuparti Dave, stai tranquillo! 🙂 )

L’aggiunta della capacità di parlare è relativamente facile, afferma Diftler, ma non è una priorità per il momento. “R2 lavorerà parecchio per conto suo e non avrà bisogno di parlare”.

Altri dettagli

I robot – chiamati Robonaut2, R2 – sono stati impostati per utilizzare gli stessi strumenti degli umani

I robot – chiamati Robonaut2, R2 – sono stati impostati per utilizzare gli stessi strumenti degli umani

La NASA e la General Motors si sono accordati per lo sviluppo di un robot umanoide abile della prossima generazione. I robot – chiamati Robonaut2, R2 – sono stati impostati per utilizzare gli stessi strumenti degli umani, fatto che permetterà loro di lavorare in sicurezza gomito a gomito con gli umani sia sulla Terra che nello spazio.

Chris Ihrke, un tecnico progettista alla General Motors, al lavoro con la nuova creazione

Chris Ihrke, un tecnico progettista alla General Motors, al lavoro con la nuova creazione congiunta con la NASA.

R2 sorpassa di gran lunga i più abili robot finora costruiti

R2 sorpassa di gran lunga i più abili robot finora costruiti, ma è abbastanza sicuro nel lavoro a contatto di gomito con gli umani. E’ in grado di alzare, non solo di tenere, un peso da 20 libbre (ndr circa 9kg, che non è poco!), cioè quattro volte il peso che altri robot finora potevano gestire, sia vicino che lontano dal suo corpo.

Infine, un video:

Articolo in lingua originale

Informazioni su Pierluigi Panunzi 508 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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27 Commenti

  1. Che bello! Sembra davvero fantasia che si avvera!
    Fa un pò impressione guardarlo in “faccia”… 🙂
    Potranno preparare gli ambienti ostili per permettere il successivo nostro arrivo, potranno lavorare nello spazio a lungo senza problemi, solleveranno da tanti impegni di routine…fatiche in meno…magari un pò di compagnia “intelligente”……….Dave……ho paura……..
    🙂

  2. perchè queste paure dei robot?
    perchè questa perenne paura del mostro?
    dobbiamo andare avanti 😛

  3. Ho sempre pensato che si protrebbe creare un software opensource per la programmazione di ‘sti robot… c’è gente in giro per il mondo che, forse per istinto, riescono a realizzare righe di codice che esperti del settore ci metton anni a scrivere!

  4. Ma siii cerrrrto! Scherzavo. Sono invece entusiasta della notizia, meravigliato al punto di accostare la realtà ai film che più amo (i fantasy ma quelli più “seri”). Penso che non vedo l’ora che R2 arrivi su “base alpha”, sarà l’inizio di un’era o almeno di qualcosa che tanti aspettavamo: macchine con cui “interfacciarci” a misura d’uomo e che ci accompagnano anche verso le stelle. Che bello!
    😀

  5. Dannati robot! Rubano il lavoro all’ uomo! 😈 ci andrei io, gratis, a fare il suo lavoro lassù… :mrgreen:

  6. Spettacolare!

    davvero questo robot rappresenta un’ esagerata evoluzione concettuale nel nostro modo di esplorare lo spazio… tutt’ a un tratto vengono in mente un milione di applicazioni pratiche cui lo si potrebbe dedicare! viene quasi da dire: “perchè alla NASA non ci hanno pensato prima?”

    Comunque una notizia così dovrebbe avere il suo bel rilievo anche nella stampa ordinaria, voglio proprio vedere se le grande testate giornalistiche daranno a questa notizia il rilievo che merita.

  7. Davvero spettacolare! E pensare che Asimov ci aveva pensato negli anni ’40…
    Se vi interessa potete andare a leggere qualcosa di suo, è veramente sorprendente la storia futura dell’umanità che è stato capace di immaginare… e sono previsti tutti i problemi di cui si è parlato in questi commenti, compreso il “complesso di Frankenstein” e la paura che possano rubare il lavoro agli esseri umani…
    Due sole cose mancano ancora: il cervello positronico (o qualcosa di simile) e l’applicazione delle “Leggi della robotica”… diamo tempo al tempo, per ora godiamoci gli aiuti che ci possono dare nei più svariati campi.
    In bocca al lupo alla NASA e a tutti coloro che lavorano a questi progetti.
    Un saluto a tutti 😉

  8. Certo che se fosse già stato montato su un certo lander marziano si sarebbe potuto risolvere il problemino “dell’impantanamento”…. Su R2, lancia un rampino e tirati fuori dalla sabbia! Oppure afferra quella pietra ed infilala davanti la ruota per far presa. Peccato

  9. A mio parere fare un robot umanoide è proprio la cosa più sbagliata possibile. Non esiste una forma più errata di quella umanoide: ha solo due gambe per cui se si dovesse rompere una sarebbe immobilizzata mentre i quadrupedi comunque camminano figurati con sei o otto,la schiena è sempre soggetta alla gravità e si rompe con relativa faciltà mentre gli animali con esoscheletro possono resistere a gravità eccezionali( le blatte resistono ad accelerazioni di più di cento G), possiamo portare scarsi pesi e di dimensioni ridotte, le articolazioni sono fragilissime. L’unica ragione per un robot umanoide è per usare strumenti fatti apposta per gli uomini ma gli strumenti scientifici possono essere fatti in qualunque forma con un costo limitato. in fondo Asimov aveva previsto robot umanoidi perchè la sua visione della tecnologia era servile come ad es. camerieri o autisti non scienziati( raccoglitori di dati) ed ecco perchè nessuno ha previsto internet.

  10. già in tanti di noi i migliori sentimenti sono andati a farsi un giro non so ancora bene dove…
    con dei robot non è che si rischia di annientare ogni emozione..fino a far apparire questi umanoidi sentimentalmente migliori di noi? :mrgreen:
    Sai com’è..l’uomo nè freddino nè caldino…praticamente quasi assente di emozioni..è una cosa quasi spaventosa… 😯

  11. Tutte obiezioni legittime e pertinenti, proprio per questo vi esorto a leggere Asimov: lui era riuscito ad affrontare tutti questi problemi ed altri ancora.
    Ovviamente si tratta di fantascienza, ma sono sicuro che resterete veramente sorpresi nello scoprire che in realtà si tratta di scienza e che gli unici veri prodotti della sua fantasia sono le storie e (forse) l’iperspazio.
    Leggete e fatemi sapere, sono molto curioso :mrgreen:

  12. @Totore da Napoli
    sono andata a leggere Asimov e gli accenni su “Io robot”. L’immaginario futuro qui viene descritto come agghiacciante …i robot praticamente sembrano più umani dell’umanità…
    Ma questo immaginario futuro lo si riscontra anche nei testi biblici …papiro di qumran 7Q5 :” il loro cuore era indurito”…dicitura riportata più volte anche come segno dei tempi …che descrive l’uomo come accecato ( non riesce più a vedere la vera realtà e la sua stessa vera natura) e con il cuore indurito ( perdita di sensibilità, attaccamento predominante verso i beni materiali che portano ad annientare la vera migliore energia). E lo si può riscontrare come segno dei tempi in più religioni fin dalle storie più antiche. 🙄
    Nell’ultimo libro addirittura, potremo paragonare il Cielo alla rete tecnologica…delle stelle ai satelliti ..ecc ecc.. 😆
    Ciò equivale ai robot quanto immagina Asimov…
    ..insomma non solo Asimov se è per questo…
    :mrgreen: 😉

  13. Purtroppo in fatto di testi biblici non posso controbattere dato che, potrò anche sembrare blasfemo, ma per me le religioni non sono altro che derivati di letteratura mitologica di origine astrologica… non astronomica. Pur essendo stato fino all’età di 12 anni cattolico, e poi dai 25 ai 28 buddhista sono più che convinto che la relione ottunda… ma questo non è argomento di cui discutere in questa sede.
    Sicuramente una lettura superficiale di Asimov non basta a capire quello che volevo dire, ma non pretendo che gli altri si costringano a leggere tre volte i tre cicli di racconti (per un totale di 15 romanzi) come ho fatto io… 😯
    Ovviamente anche se qualcuno lo facesse non è detto che avrebbe opinioni vicine alle mie. Comunque è sempre un piacere discutere con gli altri, specialmente quando, come in questo caso, si ritrovano spunti per nuove letture 😀
    Grazie e a presto 😉

  14. @Totore da Napoli
    Il riferimento ai testi biblici era motivato dal fatto di aver letto che Asimov, pur nn dichiarandosi credente, si era molto interessato ai testi biblici, tanto da pubblicare sulla Bibbia “Asimov’s Guide to the Bible”. E non solo..da quanto ho letto, pubblicò anche “In Principio”..basato su una sua interpretazione scientifica della Genesi alla luce delle nuove scoperte ( Genesi ..primo capitolo biblico che insieme all’ultimo sembrano rachiudere in forma ermetica più degli altri, nozioni di scienza di non facile interpretazione per l’espressionalità così antica da dover poi comprendere e saper associare ad un determinato tempo futuro).
    Poi che le religioni derivino da altre espressioni astrologiche, astronomiche, mitologiche ecc ecc..ecc…a me personalmente interessa meno, ma certamente m’incuriosisce capire perchè l’uomo fin dalle sue origini aveva bisogno di esprimere, adorare, ricercare, credere fortemente alla Spiritualità ..anche se in diversi modi e già…anche religioni..
    Saluti, N. 😉

  15. @ Mi.E
    E’ vero, Asimov non era un credente, ma di famiglia e di cultura ebraica. Un po’ come me. Nemmeno io sono credente, ma mi rendo conto che nella mia cultura è fortemente radicata la religione cristiana. Penso sia una cosa naturale.
    Tornando alla questione religione, se ti interessa cercare di dare qualche risposta alle tue domande, posso consigliarti di vedere questo film, ti posto il sito su cui si trova. E’ molto interessante, sicuramente non esaustivo rispetto all’enorme mole di domande che si potrebbero porre, ma si basa su ricerche serie di importanti ed accreditati membri della comunità scientifica internazionale:

    http://video.google.com/videoplay?docid=-2026466362444585302#

    Ovviamente consiglio la visione a tutti, è veramente stupefacente.
    Tanti saluti 🙂

  16. @ Totore da Napoli
    Ti ringrazio per l’indicazione, anche se il video mi era già noto. Ci sarebbe molto da argomentare in proposito e se fossimo su un sito di quel tema, ti potrei spiegare punto per punto quanto c’è ( naturalmente dal mio personale punto di vista e pensiero) di incompreso e di sbagliato o corretto sul tema delle varie religioni e soprattutto la differenza che corre tra Fede e Religioni dell’uomo. Mi limito quindi solo a qualche nota : in questo video si percepisce chiaramente una qualche influenza politica, mentre la Fede che è Spiritualità..non ha nulla a che fare con la politica se non essere confusa con questa per delle regole da rispettare perchè fondamentali al bene di ogni uomo ed essere vivente. Nel video spiega che l’uomo ha avuto bisogno di credere e di religioni perchè non fa affidamento sul presente e quindi prende in prestito dal passato per inventare il futuro. Ora a te sembra possibile che fin dalle origini dell’uomo quest’ultimo si ponesse un simile problema? ma ti rendi conto che nei tempi più antichi, popoli tanto distanti e mai in contatto fra loro davano importanza alla la Spiritualità, al Divino quanto ai bisogni più primari? e siccome proprio nel video vengono paragonati Horus con Krishna, o con Attis o con Dionysus ecc ecc…ci deve essere un motivo per cui tante religioni diverse di epoche simili o diverse avessero qualche cosa in comune! Che ci sia un legame dai tempi più antichi fra ciò che chiamiamo Divino e l’Uomo? Che ci sia forse sempre stato fra noi un qualcuno di tramite, di ponte, di arco, alleanza o come lo si voglia chiamare …a tutela degli uomini o di salvezza da grandi tragedie o totale distruzione, non è da prendere nemmeno un poco in considerazione?
    Poi avrei ancora molto da dire su quel video…e anche a proposito del Sole..
    ma mi fermo ricordandoti solo che le persone che si adoperano per il bene comune o senza scrupoli e solo per il proprio egoismo, ci sono state e ci sono in ogni luogo, in ogni contesto….religioso, politico, medico, lavorativo di ogni genere e come ci riportano i fatti….anche all’interno di una stessa famiglia…
    Pertanto colpevolizzare le religioni mi sembra una buona scusa per non guardare oltre..
    Saluti. 😉

  17. @ Mi.E
    Sono d’accordo con te, nel film ci sono molte cose che sarebbero da discutere, ma io mi limito a prendere in considerazione quelli che possono essere gli errori (dovuti ad ignoranza o imprecisione) di alcune considerazioni di carattere astronomico, storico o scientifico in genere. Riguardo alla differenza tra fede e religione penso che sia fondamentale e anche grossa. Le due non sono in stretto rapporto.
    Inoltre mi sembra plausibile che l’uomo, fin da tempi remoti, possa aver avuto bisogno di codificare il passato per cercare di decodificare il futuro… o comunque per programmarlo. In fondo è quello che facciamo anche oggi, e in più non sappiamo effettivamente quando la nostra specie ha cominciato ad essere “intelligente”, è probabile che l’umanità abbia cercato di venire fuori dall’incertezza fin da subito, cercando di prevedere determinati fenomeni fisici, geologici, meteorologici ed altro. In poche parole ha sempre avuto bisogno, a mio parere, di dare una spiegazione a tutto, e visto che la scienza come la conosciamo oggi è troppo giovane per farla risalire ai tempi antichi, le spiegazioni erano basate su entità superiori, nascoste, imponderabili. Siccome sapere tutto è impossibile ci sarà sempre qualche fenomeno di cui non conosciamo le cause ed il meccanismo, quindi ci sarà sempre qualcosa da attribuire all’imponderabile, al Divino. Questo è quello che penso io, e per questo penso che, al contrario di quanto si dice nei libri sacri, l’uomo ha fatto Dio a sua immagine e somiglianza. Tante religioni, tante divinità. All’interno dei una stessa religione ci sono tante correnti, e all’interno di ogni corrente ci sono tanti differenti modi di interpretare le cose della natura. Il risultato è che se sulla Terra ci sono 6 miliardi di esseri umani allora ci sono 6 miliardi di differenti divinità, perchè ognuno comunica con la sua spiritualità in modo assolutamente originale.
    Anch’io, pur non essendo religioso, ho una mia spiritualità. E’ fatta di lettura, di musica, di osservazione del cielo, di studio, di rapporti interpersonali. Solo che le risposte ai fenomeni naturali le vado a cercare nella comunità scientifica, non me le faccio suggerire o imporre da un guru o da un sacerdote, perchè so che non soddisferebbe la mia sete di conoscenza e tornerei, come sempre mi è capitato, al punto di partenza.
    Qualche anno fa ho abbracciato la religione buddhista e l’ho praticata per tre anni di seguito. Posso assicurare che si tratta di una religione, almeno nella corrente che praticavo io, molto più vicina alla spiritualità, alla natura e alla scienza di quanto non lo sia il cattolicesimo. Ma purtroppo l’ho abbandonata perchè ho ritrovato ciò che avevo già incontrato nella religione cattolica: l’essere umano puro e semplice, con tutti i suoi pregi e tutti i suoi difetti. Tutto ciò mi ha fatto capire che , almeno a me personalmente, la religione non serve, mi chiude soltanto in un’altra gabbia.
    Ma sono pienamente convinto che ognuno debba percorrere la sua strada indipendentemente dagli altri, se non fa male a nessuno, ed in piena coscienza.
    Quindi non è la religione che fa il bene o il male dell’uomo, ma i suoi comportamenti, a prescindere, come giustamente mi facevi notare tu, dalla sua condizione socio-economica, dalla sua appartenenza politica, delle sue credenze, ecc… su questo siamo pienamente d’accordo.
    In fondo un film come questo serve solo a far riflettere un po’ di più su chi siamo e cosa vogliamo… tutto qui 🙂

  18. @ Totore da Napoli
    Leggendoti mi sembra di capire che pur dichiarandoti tu non credente ed io credente, la pensiamo per certi punti in maniera simile.
    Sono d’accordo in parte anche sulla Spiritualità da non ricercare nella conoscenza di certi guru…In parte, perchè ritengo che ci siano anche in questo ambito, persone fortemente discutibili riguardo il loro bene alla comunità, come invece ci sono anche persone che si prodigano in maniera sentita e vera per il bene comune delle persone in genere. Queste le potrai trovare ai vertici, o comunque esponenti e non di diversa religione. Ma ribadisco…anche in ogni altro ambito non religioso …non è con la laicità che ci salviamo da persone di un certo tipo.
    La penso totalmente in modo diverso invece sulla citazione biblica che hai riportato..per me Dio ha fatto l’Uomo a propria immagine e somiglianza esattamente come leggi nei testi…e la mia interpretazione da credente è che c’è uno stretta interconnessione fra Dio e l’Uomo. L’Uomo è un essere che potremmo definire nato perfetto e che ha perso questa sua perfezione nel tempo e la conoscenza per ritrovarla.
    Io pur avvalendomi di alcune espressioni o momenti di comunità di religione cattolica, sono consapevole del fatto che questo avviene per contesto geografico-sociale in cui sono nata e/o cresciuta perchè è chiaro che se fossi nata e/o cresciuta in Marocco ad esempio, quasi sicuramente i miei momenti di preghiera e comunità religiosa sarebbero stati espressi con altro modo per diversa religione) . Ma la Vera Fede…la nostra parte di anima migliore è uguale per tutti, quello che cambia è solo il mezzo di comunicazione. Per il mio sentire la Fede, l’Inferno non è altro che il predominio della nostra peggiore interiorità …ossia la spiritualità negativa. Certamente da credente credo nella Vita oltre la Vita…ma il Regno dei Cieli biblico , per me è la nostra meravigliosa Terra senza conflitti…dove le persone ritrovano la loro vera natura e vivono in armonia e rispetto fra loro , cancellando la loro parte interiore peggiore ( pur mantenendo i minori difetti) e rispettandosi più tutti indistintamente. Come potrai notare, ciò non è proprio concomitante con quanto dice la religione cattolica, ma ti garantisco nemmeno pensiero indotto da qualche guru..
    🙂 😉

  19. hehehe, bene, mi trovo assolutamente d’accordo con l’ultimo pensiero. Se avremo la fortuna di cambiare il mondo allora tutti gli esseri umani avranno una sola fede.
    🙂

  20. @ Tutore da Napoli ( iuk ..che nick!??!! :mrgreen: 🙂 )
    ok…anche se mi sembra di capire che il tuo credo sta nella fortuna…mentre il mio l’ho già spiegato..un punto in comune si è comunque trovato… 😉

  21. @ Mi.E
    Magari l’hai scritto per scherzare, ma se così non fosse spero mi permetterai di correggerti: il mio nick è Totore con due o, non Tutore. Questo solo per la precisione e per non montarmi la testa 🙂
    Purtroppo la fortuna non fa parte della mia filisofia di vita, la fortuna e la sfortuna, così come il destino, sono altre invenzioni che deresponsabilizzano l’essere umano. Io sono molto più determinista, quello che vogliamo ce lo possiamo conquistare, sempre col dovuto rispetto per ogni forma di vita presente e futura, col nostro sudore e il nostro studio… la fortuna fa male all’uomo intelligente, lo ottunde e gli fa scaricare sul nulla il peso delle disgrazie che combina 😎
    :mrgreen:

  22. @ Totore da Napoli
    Veramente ….non l’avevo scritto in modo errato per scherzare, ma avevo proprio sbagliato a scrivere 😆
    Ed aggiungo che veramente anch’ io non credo nella fortuna e nemmeno nelle più comuni superstizioni ( e la Spiritualità non ha nulla a che vedere con la superstizione). Però Totore…sei tu che hai tirato in ballo nel post di prima la fortuna….ti sarà sfuggita per caso, per fortuna o per scaricare sul nulla ogni responsabilità? :mrgreen: 😉
    ..naturalmente ci ironizzo un po’ su …e un Totò re da Napoli…non dovrebbe essere certo permaloso. 😉
    Saluti, 🙂

  23. @ Mi.E
    Perdonami se ti ho dato l’impressione di esseremela presa, ti assicuro che non è così, non sono permaloso e mi dispiace se lo sono sembrato, ma certe intonazioni della voce non si percepiscono dallo scritto, purtroppo, ecco l’origine dell’equivoco.
    Si, ho usato il termine fortuna, ma era semplicemente una locuzione: “se avremo la fortuna di…”, ma razionalmente so che dipenderà dall’impegno che ognuno di noi profonderà nell’impresa di cambiare questo sbagliato sistema.
    Sei comunque libero di ironizzare, anzi devi hehehe
    Tanti saluti anche a te 😉

  24. @ Totore da Napoli
    libera…al femminile …”libera” di ironizzare e ci tengo pure a specificarlo ! 😉 …già dallo scritto non ci è possibile capire se l’interlocutore sia uomo o donna…
    Cià Totò ! 😉