Il futuro incerto di Spirit, all’alba del nuovo anno

Nei primi giorni dell’anno nuovo, Spirit, il rover marziano della NASA, compirà 6 anni di esplorazioni senza precedenti sul suolo del pianeta rosso. Tuttavia la prossima stagione invernale potrebbe porre fine alla carriera esplorativa del simpatico robottino.


Lo Spirit è atterrato su Marte il 3 gennaio 2004 poco prima del suo gemello Opportunity, che ha invece toccato il suolo il 24 gennaio. I due rover erano schedulati per una missione della durata di 3 mesi ed invece stanno superando i 6 anni di attività, pari a 3.2 anni Marziani.

In tutto questo tempo, Spirit ha trovato tracce di un antico ambiente violento e pieno di vapore, nettamente differente da quello secco e arido testimoniato da Opportunity, il quale ha operato parallelamente in un’altra parte del pianeta.

Ecco un disegno che rappresenta uno Spirit nuovo di zecca e senza problemi sul ruolo marziano

Ecco un disegno che rappresenta uno Spirit nuovo di zecca e senza problemi sul ruolo marziano. Da notate in alto a destra il logo della situazione corrente in cui lo Spirit deve essere liberato dalla sua immobilità, con il motto “Free Spirit” (liberiamo lo Spirit) che con un abile gioco di parole significa anche “spirito libero”

Una trappola di sabbia e le ruote intrappolate sono delle sfide alla possibilità di movimento dello Spirit, che potrebbero impedire l’attuarsi delle strategie di sopravvivenza di solito utilizzate dai tecnici della NASA all’approssimarsi dell’inverno marziano. Il team potrebbe non riuscire a posizionare i pannelli solari del robottino in modo che siano inclinati verso il sole, pronti ad accumulare energia per poter sopravvivere ai severi rigori dell’inverno.

Ricordo che nove mesi fa Spirit stava trotterellando allegramente (ndr : penso sempre a WALL-E!!) all’interno di una zona denominata Troia (leggi articolo), quando le sue ruote hanno sfondato una piccola crosta superficiale per sprofondare in sabbie fini ed insidiose. I vari tentativi di liberare il rover da questa trappola di sabbia hanno smosso il rover veramente di pochissimo. L’incapacità da parte del rover di utilizzare tutte e sei le ruote per la guida del veicolo hanno peggiorato la situazione. La ruota anteriore destra si era bloccata definitivamente nel 2006 e ancor peggio la posteriore destra si è bloccata un mese fa. Sorprendentemente però l’anteriore destra ha da poco tempo ripreso a funzionare, seppur ad intermittenza. Guidare il robottino con quattro o cinque ruote ha portato poco giovamento tanto che gli ultimi tentativi fatalmente hanno fatto sprofondare ancora di più il rover nella sabbia.

“La più alta priorità di questa missione è ora di potersi muovere, se possibile” afferma Steve Squyres dell’Università Cornell di Itaca, NY, uno dei responsabili dei rover.

Se il movimento non sarà possibile, la successiva priorità sarà quella di migliorare l’ inclinazione del rover, che permetterebbe allo Spirit di generare energia a sufficienza per muovere le sue ruote. Spirit è nell’emisfero Australe di Marte, dove ora è autunno e dunque il numero di ore in cui c’è il Sole per caricare le batterie solari sta diminuendo. Questo potrebbe comportare la fine delle attività di estrazione dello Spirit, proprio all’inizio di gennaio, in funzione della quantità residua di potenza nelle batterie. L’attuale inclinazione dello Spirit, 5° circa verso Sud, non è favorevole in quanto il sole invernale è molto basso nel cielo settentrionale di Marte.

L’ultimo tentativo di smuovere Spirit non è stato fruttuoso. Il 26 dicembre il rover è sprofondato di altri 6mm nella trappola di sabbia.

L’ultimo tentativo di smuovere Spirit non è stato fruttuoso. Il 26 dicembre il rover è sprofondato di altri 6mm nella trappola di sabbia.

A meno che l’inclinazione non possa essere migliorata oppure a meno che i venti non possano soffiar via la polvere dai pannelli solari, la quantità di luce solare diminuirà inesorabilmente fino a maggio 2010. Proprio allora, se non già prima, lo Spirit potrebbe non avere più energia per poter restare operativo.

“Secondo il livello corrente di accumulo di polvere, le batterie solari con un’inclinazione di 0° potrebbero a malapena fornire l’energia sufficiente a far funzionare i riscaldatori per la sopravvivenza del robottino fino al solstizio invernale” dice Jennifer Herman, tecnico delle cellule solari del JPL a Pasadina, California.

I tecnici stanno valutando delle strategie di miglioramento dell’inclinazione nel caso in cui Spirit non dovesse riuscire a disincagliarsi: una di queste strategie sarebbe quella di cercare di scavare ancor più con le ruote nel lato Nord! A Febbraio la NASA valuterà la tutta la missione marziana, Spirit compreso, per le potenzialità di obiettivi scientifici – costi, per calcolare come ridistribuire le limitate risorse. Nel frattempo, i tecnici stanno valutando nuovi tipi di ricerche che il robottino potrebbe effettuare anche da fermo, man mano che l’energia diminuisce.

“Spirit potrebbe continuare ad effettuare ricerche importanti anche lì dov’é ora” dice Ray Ardvidson, dell’Università Washington di St.Louis “possiamo studiare l’interno di Marte, monitorare il tempo meteorologico e continuare a studiare i depositi interessanti scoperti dalle ruote dello Spirit”

Gli studi dell’interno di Marte potrebbero sfruttare le trasmissioni radio per misurare le oscillazioni dell’asse di rotazione del pianeta, fatto questo del tutto impossibile in un rover in movimento (ndr: davvero i tecnici della NASA ne sanno una più del diavolo!). Questo ed altri esperimenti potrebbero aumentare le scoperte da parte di una missione che ha già abbondantemente superato le aspettative.

“Modifiche a lungo termine della direzione di $rotazione$ potrebbero aiutarci a conoscere il diametro e la densità del nucleo del pianeta” afferma William Folkner del JPL, che aveva già sviluppato piani per condurre questo tipo di esperimento a bordo di un futuro lander marziano, stazionario dunque. “Variazioni di breve periodo potrebbero addirittura svelarci se il nucleo è solido oppure liquido”.

Magari Spirit è lì, immobile ed in pericolo: ma il rover ha ancora parecchio da fare.

Rimanete sintonizzati!

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Informazioni su Pierluigi Panunzi 536 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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13 Commenti

  1. Uhm… secondo me, per riuscire a svoltare in positivo la situazione dello Spirit, alla NASA devono esserci un fottio di italiani e napoletani soprattutto (abbiamo sempre avuto l’abitilità di adeguarci agli eventi ed i napoletani sono tre spanne sopra la media!) :mrgreen:

  2. 😕 Certo che in progettazione potevano prevedere ruote più larghe per non sprofondare, oppure una specie di piccolo arpione lanciabile con un cavo e un verricello per tirarsi fuori da situazioni come questa…ma tra gli ingegneri NASA non ce ne sono di appassionati di fuoristrada?

  3. io invece da subito ho sempre pensato che potrebbero far “puntare” il braccio meccanico su un tratto solido del suolo e spingere forte (ci vorrebbe un disegnino per spiegare meglio!) usando questo braccio a mo’ di cric… ma credo che non sia stato fatto apposta per questo e che non potrebbe reggere il peso del resto del robottino…
    Comunque italiani o napoletani a parte, gli scienziati della NASA devono sempre “far buon viso a cattivo gioco” altrimenti “no dollars”…
    a parte scherzi, devono sempre trarre il maggior beneficio da una situazione negativa: e questo fa la differenza!!

  4. Se non ho capito male Spirit è bloccato da nove mesi.. e in nove mesi nn si poteva mandare qualcosa in supporto per liberarlo?

  5. Certo quant’è difficile gestire un rover a così estreme distanze e in tali difficoltà! Immaginate se questo robottino fosse a pochi centimetri da noi: non ci vorrebbe nulla a spostarlo e a “metterlo in salvo”. Questa ovvia osservazione per dire cosa? Che fintanto che ci limiteremo a mandare rovers potremo certamente fare molte ed importantissime scoperte, ma che una spedizione umana sarebbe incomparabilmente foriera di scoperte, perché un azione semplicissima e rapida richiede, invece, moltissimo tempo e sforzo quando si tratta di comandare a distanza un robot.. Se i programmi spaziali fossero proseguiti con la stessa lena degli anni Sessante/Settanta, basi lunari e marziane sarebbero già realtà.

  6. per un pò è mancato il clima da guerra fredda che negli anni 60 70 c’era tra usa e urss. questo clima è stato il motore delle imprese fatte in quell’epoca.
    oggi pare che cina e india siano le vere antagoniste della NASA ed ESA e con molta probabilità alimenteranno di nuovo la corsa allo spazio. questa competizione potrebbe portare chissà alla conquista di marte

  7. in tutte le imprese quel che conta è il rapporto costi-benefici, ora ritengo che mandare su marte uno o più esseri umani comporterebbe una serie di problemi così grandi che difficilmente potrebbero essere compensati dalla maggiore quantità di informazioni che l’essere umano potrebbe riportare sulla terra rispetto ad un robottino; senza contare che la permanenza dell’uomo sarebbe sicuramente più limitata nel tempo…. ma questo è solo un mio modesto punto di vista… sul quale mi piacerebbe ascoltare l’opinione di qualcuno più esperto di me 😉

  8. secondo il mio punto di vista, nell’andare sulla luna, o nello spedire una sonda automatizzata su marte, o anche, perchè no, l’uomo, non ha nulla di benefico, dal punto d vista economico, solo nel breve termine, nel senso che obbiettivi come questi richiedono un impegno, un ingegno e una “ricerca” tali che gli effetti si farebbero sentire solo nel medio-lungo termine.
    Pensate ai circuiti integrati e ai computer che solo dopo le missioni apollo hanno ricevuto quella spinta tale da garantire lo stato attuale delle cose.
    Raggiungere Marte significherebbe coinvolgere tutte le branche del sapere umano, dalle scienze, alla cucina, alla psicologia (passare anche solo 2 anni di vita in un’astronave è una bella botta eh), e la ricerca farebbe dei balzi da gigante in tute le direzioni, ne sono sicuro.
    ma haimè oggi come oggi si tira solo a campare…figuriamoci pensare al futuro…

  9. @ vito
    si, è vero, ogni impresa porta con sè dei vantaggi, ma perchè si decida di attuarla anche in barba al rapporto costi-benefici, ci vuole una spinta forte, quale in passato era la lotta per la supremazia fra USA e URRS. Il potere, (o il denaro quale strumento di potere) è quello che spinge le azioni della maggior parte degli esseri umani, purtroppo….
    mi piacerebbe che fosse l’amore per la scienza o per la bellezza insita nelle cose e nelle persone.., ma queste sono emozioni che vengono solo “usate” da chi ha come proprio fine il potere…
    … e questo accade nelle imprese spaziali come nella nostra piccola quotidianità: no, secondo me il problema non è nel tirare a campare ma nell’obiettivo: potere versus amore per la scienza 🙁

  10. Ci sono novità? E’ sulla via della liberazione oppure è sicuro che abbiamo una postazione meteo fissa su Marte? 😆

  11. Nulla di nuovo dalla NASA
    Non appena si saprà qualcosa non esiterò a farvelo sapere!
    Secondo me vale “la seconda che hai detto” … ma ricordo che i tecnici della NASA ne sanno una più del diavolo!
    😉

  12. come sta spirit (dobbiamo organizzare il funerale 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 )

  13. Dalle ultime notizie (c’è anche un articolo qui sul sito) è diventato una stazione stabile… un punto di riferimento per misura l’eccentricità di Marte e studiarne il meteo in loco