Dell’orbita di Venere e delle sue congiunzioni superiori ed inferiori ho parlato tempo fa in un mio articolo della Categoria “Sistema Solare”. Per evitare di ripetere concetti già descritti, suggerisco vivamente di rileggere quell’articolo di ormai più di un anno fa, tenendo sott’occhio la figura che rappresenta le fasi di Venere, che ripropongo qui per comodità.
Il disegno è abbastanza schematico e rappresenta, ovviamente non in scala, la situazione di un’orbita di Venere senza alcun tipo di inclinazione rispetto all’eclittica, che ricordo essere il piano dell’orbita terrestre. Sappiamo invece che il piano dell’orbita del pianeta delle nubi eterne è inclinato di 3.4 gradi rispetto al piano lungo il quale la Terra si muove durante la sua rivoluzione intorno al Sole.
Se le due orbite fossero complanari, (figura a fianco) ecco che per ogni congiunzione inferiore si avrebbe un transito di Venere sul disco solare. Ma così non è ed infatti gli eventi di transito sono molto più rari: l’ultimo di tali eventi è accaduto recentemente nel 2004 e si ripeterà soltanto nel 2012, mentre quello successivo ancora avverrà nientemeno che nel 2117!
Ho detto che l’orbita di Venere è inclinata di poco meno di 4° (l’angolo “i” nella figura a fianco): in questa figura indichiamo con $longitudine $eclittica$$ (λ), l’arco di orbita tra il suo perielio (P), il nodo (Ω) e la posizione corrente del pianeta (V), mentre la latitudine $eclittica$ (β) è il tratto V-V’ tra la posizione corrente del pianeta e la sua proiezione sul piano dell’eclittica.
Da questa figura si vede che mano a mano che Venere si sposta lungo la sua orbita, l’arco λ (come detto la sua longitudine $eclittica$) si allunga sempre di più, partendo da 0° quando V coincide con P, crescendo fino a 180° quando V coincide con P”, per crescere fino a 360° quando V ritorna al punto di partenza P.
Parlando invece della $latitudine$ $eclittica$, dal disegno si può vedere che vale 0°, quando Venere si trova proprio nel suo nodo ascendente Ω. Il suo valore cresce man mano che il pianeta si muove lungo la sua orbita, per arrivare al suo valore massimo nel punto M (con un valore massimo che calcoleremo tra breve), per poi decrescere fino a 0° al nodo discendente e per raggiungere il massimo valore negativo in corrispondenza del punto M’. Infine il valore risale dunque a 0° ritornando al nodo ascendente.
Questa è ovviamente un’ulteriore semplificazione, dal momento che anche la Terra ovviamente si muove lungo la sua orbita e la congiungente Terra-Venere si sposta nel tempo e nello spazio. Con tutte queste limitazioni e necessarie semplificazioni, possiamo dire che se grafichiamo l’andamento nel tempo della $latitudine$ $eclittica$ di Venere, otteniamo praticamente ed anche qui in prima approssimazione, una sinusoide (figura) dagli studi liceali sappiamo che una sinusoide ha come caratteristica il suo valore massimo, che calcoleremo ora.
Nella figura qui a fianco vediamo che bastano poche nozioni di trigonometria per calcolare la $latitudine$ $eclittica$, che dipende fortemente dalla distanza Venere-Sole e dalla distanza Venere-Terra, ferma restando l’inclinazione dell’orbita di Venere, anche se in realtà è soggetta a variazioni secolari. Da questa figura, ovviamente non in scala e fortemente approssimata, si vede che la $latitudine$ $eclittica$ è l’angolo sotto il quale si vede Venere dalla Terra: tanto più Venere è vicina alla Terra, tanto più grande è l’angolo di visuale.
caro pierluigi,
a compendio del tuo ottimo articolo allego una bellissima foto del pianeta arcobaleno come stanno chiamando adesso Venere per la sua situazione geometrica e per i colori che sfoggia…
http://www.spaceweather.com/swpod2009/18mar09/Mark-D.-Marquette1.jpg
e
http://www.spaceweather.com/swpod2009/17mar09/sadegh-ghomizadeh1.jpg
mica male eh !
Come 2117?!?! Allora devo assolutamente arrivare preparato nel 2012 per fare qualche foto a un avvenimento che non avrò più il piacere di vedere…
@Lampo
eh già!
Comunque nel 2012 (questo numero mi ricorda qualcos’altro… 👿 ) dalle parti nostre il fenomeno sarà già cominciato quando sorge il sole e vedremo solo la parte finale… Meglio che niente!
Visto che si parla del 6 giugno è poi sperabile che il tempo non sia nuvoloso… 🙄
Stavo per dire che per fortuna i transiti di Mercurio sono un po’ più frequenti, ma giudica tu: maggio 2016, novembre 2019, novembre 2032, novembre 2039 e poi 49, 52 e qui mi fermo… 😕
sorrisotransitorio
@Lampo
aggiungo che, se hai pazienza, negli anni 69163 e 224508 (segnalo sul calendario!) ci saranno due transiti contemporanei di Venere e Mercurio!
Accendi il tuo apparato di ibernazione…
Ma di questo parlerò più in dettaglio in un altro articolo… 😉
Azz…nel 69163 mi sa che ho già un umpegno…! 😕
Piuttosto…una volta organizziamo per andare a vederci TUTTI una bella totale??? Ieri sera mi son visto un documentario sulla totale del 99, l’ultima del millennio…e m’è venuta una voglia! Purtroppo non son mai riuscito a vederne una…dai dai organizziamo!
Pierluigi…
che ne dici di questa congiunzione col Sole? Veramente straordinaria direi …
http://www.spaceweather.com/swpod2009/20mar09/SaturnCOR1zm_lo.mov?PHPSESSID=c33ein1ocdr4qq5qubp98ccst0
@Lampo
allora ci vediamo tutti per l’eclissi totale del 5 aprile 15232 quando durante l’eclissi ci sarà un transito di Venere!!
Ti faccio sapere gli orari e poi ci mettiamo d’accordo… 😉
A parte scherzi sono d’accordo!!!
Anche io non ho mai visto un’eclissi totale al 100%!
sorrisoeclittico
mi piacerebbe anche a me vedere un’eclissi totale, magari un’ allineamento di tutti i pianeti 😯
il 5 aprile vengo anchio se non vi dispiace, me lo segno nel blocco appunti
ma io mi chiedo, cosa succederebbe se tutti i pianeti si allineassero?
l’eclissi durerebbe pochi secondi o di più?
i dilemmi della vita (sto diventando peggio di shakespear ❗ la scuola mi sta compromettendo il cervello 😕 )
comunque ciao a tutti 😛
@mery

benissimo: comincio a contare gli aderenti all’iniziativa “un evento futuro”
Tu domandi sull’allineamento dei pianeti…
Dato il moto veramente complesso dei pianeti (secondo orbite ellittiche) ci sono due tipi di allineamenti:
il primo è l’allineamento prospettico (quello su cui gli astrologi ci ricamano sopra ben bene), per il quale i pianeti, pur stando in punti differenti della loro orbita, vengono visti dalla Terra in una stessa parte del cielo: non c’è assolutamente nessun effetto, nè di marea, nè di perturbazioni, nè di altro genere, perchè è solo un allineamento ottico. Purtroppo è proprio quello su cui speculano gli astrologi: dal nulla creano altro nulla.
Il secondo tipo, puramente teorico, è quello in cui i pianeti si trovano perfettamente allineati nelle loro orbite: per i complessi meccanismi del moto dei pianeti (soprattutto per problemi di risonanze e durate delle rivoluzioni orbitali) è solo teorico e magari potrebbe verificarsi solo una volta ogni … boh… bisogna calcolare il minimo comune multiplo tra i periodi di tutti i pianeti, ma non basterebbe nemmeno. Insomma è un evento di una rarità estrema, che probabilmente non si è mai verificato nè mai si verificherà.
In entrambi i casi dunque non ci sarebbe nessun effetto e non accadrebbe un bel niente, così come non accade un bel niente anche con i pianeti messi uno qua e uno là nel cielo, cosa che accade ogni giorno…
Dal punto di vista Astronomico il fenomeno avrebbe un interesse esclusivamente osservativo! Nel primo caso sarebbe molto bello da seguire e fotografare: già succede quando sono coinvolti due o tre pianeti appena.
Magari ritornerò su questi argomenti in un articolo…
sorrisoallineato
scusa Pierluigi…. non capisco bene la differenza tra i due allineamenti … in entrambi i casi i pianeti (in caso teorico) stanno su una linea effettiva. Devo aver capito male…puoi spiegarmi meglio? (sarà l’età o magari sto rimbecillendo…. 🙁 )
Grazie 😛
ah! aspetta Pier, forse ho capito…Il secondo caso è quando i pianeti sono allineati tra loro ma anche col Sole. E’ così?
ancora io … se la seconda è quella giusta, c’è chi ha fatto il calcolo seriamente e sembra che la probabilità sia zero nel periodo di vita del Sole… anche trascurando la latitudine. Altrimenti dovremmo anche aspettare che tutti i nodi delle orbite siano allineati e che i pianeti siano proprio lì. In questo caso forse nemmeno l’Universo avrebbe abbastanza tempo….
sì, intendevo quando i pianeti starebbero tutti allineati con il sole: con un disegno sarebbe facilissimo… Pensa al sistema solare visto dall’alto e traccia un segmento che parte dal sole e interseca tutte le orbite dei pianeti: in ogni punto di intersezione c’è il pianeta.
L’altro allineamento è invece quando questo segmento è tracciato “a caso” tra le orbite, senza passare per il sole.
ci stiamo intercciando tra domande e risposte! 😉
in effetti è quello che pensavo anche io: probabilità zero!
Potremmo semplificare il tutto: fotografiamo la situazione in questo momento e domandiamoci fra quanto tempo se ne avrà una identica…
Una vecchia e gloriosa canzone citava “… the answer is blowing in the wind…”
sorrisobobdylan
insomma, in parole povere, il periodo sinodico di tutti i pianeti!! mostruoso!
@Pier e tutti,
forse vi è scappato… ma avete visto che meraviglia quella congiunzione di Giove e satelliti col Sole che avevo inserito in un commento? A me sembra veramente eccitante…non vi pare?
@enzo
no no, non me la sono persa! E’ una congiunzione stupenda!
Che fosse Giove si capiva dalla conformazione dei satelliti, ma non ho capito come è stata realizzata la sequenza e da chi …
… sto leggendo le info sul sito: grande questa sonda STEREO-B!!
Ora me la studio un po’…
questo filmato mi ha lasciato a bocca aperta: non ho mai visto nulla di simile!
“http://stereo.gsfc.nasa.gov/img/stereoimages/movies/transit_label_med4.mov”
E’ il transito della Luna sul Sole, ripreso dalla STEREO-B!!! Assolutamente fantastico!
Transito, non eclissi!!!