Fino a qualche anno fa Cerere è stato da sempre considerato un asteroide: fu proprio nel primo giorno del diciannovesimo secolo (il 1° gennaio 1801) che l’astronomo italiano Giuseppe Piazzi lo scoprì. E dato che fu il primo di una lunga serie di asteroidi (serie che continua tutt’oggi e non accenna a diminuire) fu denominato “1 Cerere“, dove appunto l’1 indica la priorità della scoperta sui tre successivi, cronologicamente “2 Pallade“, “3 Giunone” e “4 Vesta“.
Da qualche anno a questa parte invece, con la decisione da parte dell’organismo internazionale dell’Astronomia, la UAI, di declassare Plutone a Pianeta Nano, ecco che Cerere è stato considerato anche lui in questa categoria, del quale fanno parte anche Makemake, Haumea ed Eris, il più grande del quintetto.
C’è da dire però che a parte Cerere, gli altri quattro oggetti sono “transnettuniani” e cioè si trovano ad una distanza dal Sole maggiore di quella dell’ultimo pianeta Nettuno e perciò, data la loro lontananza, risultano molto deboli e per osservarli è necessario avere telescopi di un certo livello. Invece Cerere quando è in posizione favorevole, in vicinanza dell’opposizione, supera di poco la sesta magnitudine ed è quindi al limite per poter essere visto ad occhio nudo! Ovviamente un cielo buio è d’obbligo…
Considerando però che non tutti hanno la fortuna di vivere al riparo dalle luci delle città, ecco che per osservarlo basterà un buon binocolo o un telescopio di piccola potenza, oppure ancora una buona macchina fotografica digitale con uno zoom adeguato.
Detto questo, il problema è sapere dove si trova sulla volta celeste per poterlo seguire notte dopo notte ed eventualmente fotografarlo. Dico “seguire notte dopo notte” perchè è molto semplice accorgersi che il suo puntino si sposta tra le stelle fisse: se lo vediamo una notte e prendiamo le stelle circostanti come riferimenti/asterismi, ecco che già la notte successiva non saranno più validi.
Allora, dove si trova in questo periodo Cerere? Innanzitutto in prossimità dell’opposizione, che raggiungerà il 25 febbraio, quindi nel periodo più favorevole per osservarlo e fotografarlo (magari quando non c’è la Luna nei pressi). Grazie all’onnipresente Stellarium ho realizzato una foto di quello che accadrà la notte del 23 febbraio. Vediamo che Cerere si troverà proprio a Nord della costellazione del Leone, mentre a Sud di essa Saturno e la cometa Lulin daranno spettacolo con un incontro ravvicinato.
Dicevo che Cerere si sposta nettamente in mezzo alle stelle sera dopo sera, ed allora ecco un’immagine (realizzata con Solex 10.0, software scritto dal nostro prof. Vitagliano dell’Università di Napoli, successiva elaborazione con Adobe Illustrator) che rappresenta la traiettoria del pianeta nano da febbraio ad aprile:
In questo disegno vediamo appunto ingrandita la costellazione del Leone con a Nord di essa la traiettoria di Cerere tra il 10 febbraio e la fine di aprile: partendo dalla prima data è indicata la posizione del pianeta nano ogni 5 giorni ed in più ho indicato la luminosità delle stelle in quella zona, con la consuetudine di indicare la magnitudine “senza punto decimale”, che si sarebbe potuto confondere con una stella! Il valore 68 significa $magnitudine$ 6.8, mentre il valore 25 per la stella Zosma significa $magnitudine$ 2.5.
Per Cerere, in quel periodo le magnitudini saranno quelle scritte in rosso a fianco alle tacche della posizione ogni 5 giorni. Vediamo che all’inizio è di $magnitudine$ 6.7, poi fino a metà marzo si manterrà di $magnitudine$ 6.6 per poi calare mano a mano che si allontanerà dal Sole. Con una freccia rossa ho segnalato infine il punto della traiettoria corrispondente all’opposizione.
Buone osservazioni!
@tutti,
Pier scusa l’intrusione tra un nano e un gigante … Mando a tutti un ricordo di San Valentino in alfabeto Morse (non vi dico la traduzione ovviamente, cercate ….). L’autore è ovviamente il pianeta Venere …
http://www.spaceweather.com/swpod2009/14feb09/westlake1.jpg?PHPSESSID=5gmgu9a7a0ttg77e8vlmkbpm74
😛
@enzo
simpaticissimo! un’idea geniale!
un regalo per la propria amata che si interessa di Astronomia! 😉
… 😥
Da poco mi sono affacciato all’osservazione strumentale, per adesso dispongo di un riflettore 150/f5. Non ho mai provato a cercare asteroidi, o pianeti nani come sono stati denominati. Visualmente se riuscirò ad inquadrare Cerere, mi apparirà come un punto luminoso: ma potrò distinguerlo da altre stelle che inquadrerò insieme? Dispongo di oculari f10, f20, f40, lente barlow 2X, nel ringraziarvi, accetto consigli per poter vedere Cerere, se è possibile con la mia scarsa attrezzatura. Grazie di nuovo.
@Luigino
beh, un riflettore da 15 cm non è proprio una scarsa attrezzatura! E’ solo un po’ corto di focale (f5), ma comunque adattissimo a seguire Cerere, che vedrai sempre e comunque come un punto luminoso, che non sta fermo di sera in sera rispetto alle altre stelle vicine.
buone osservazioni!
Pierluigi, grazie! Con le indicazioni molto chiare che ci sono sul tuo articolo, per la prima volta cercherò di inquadrare Cerere! o comunque ci proverò.
@tutti gli interessati
volevo segnalare un metodo pratico che si può usare quando si vuole cercare un oggetto. Prende il nome di “star hopping”, letteralmente “saltare di stella in stella” ed è in parole povere questo:
nel nostro caso si inizia da una stella sicura, ben individuata (ad esempio Zosma) e si salta verso nord verso la stella di magnitudine 6.8, poi verso quella di 4.6 ed infine quella da 6.4. In quest’ultimo salto ci sarà l’intruso…
Il tutto è molto divertente, interessante… ma NON deve fare freddo, altrimenti tutto diventa difficile se non impossibile… 😉
Ovviamente con telescopi a guida elettronica tramite PC il tutto diventa automatico e un po’ spoetizzante… (parla uno invidioso: il mio telescopio è manualissimo…)
sorrisomotorizzato
Ottima iniziativa Pier, ed anche ottimo articolo!! Peccato che il mio telescopio si chiami “occhio nudo” e nonostante le notti buie e senza luna riesce al massimo a vedere le stelle di 6° magnitudine 😥 😥 😥
@Enzo:

bellissima foto, peccato che l’ho vista solamente adesso, altrimenti la reciclavo per la mia morosoa