Sfruttando le osservazioni che si sono accavallate nel paio di giorni precedenti l’impatto con la Terra dell’asteroide 2008 TC3 (vedi articolo relativo) si può notare molto bene l’effetto di parallasse che ha “pesato” su di loro. Solitamente i corpi celesti che si osservano sono abbastanza lontani da noi per non subire spostamenti troppo sensibili sulla volta celeste per colpa di questo effetto. Ma ben diversa è stata la situazione per il piccolo intruso che si stava avvicinando sempre di più al nostro pianeta. Vale la pena ricordare con la figura che segue come agisce la parallasse (diurna o geocentrica, da non confondere con quella annua …): l’asteroide A è visto contemporaneamente dagli osservatori O1,O2 e O3 nelle posizioni A1, A2 e A3 sulla sfera celeste.
La figura a fianco mostra invece l’insieme di tutte le 566 osservazioni di 2008 TC3 eseguite in giro per il mondo e quindi con effetti di parallasse molto marcati.