Voliamo di satellite in $satellite$
Man mano che ci allontaniamo da Saturno, il suo aspetto cambia drasticamente solo perchè le sue dimensioni apparenti diminuiscono.
Se “enceladiamo” (figura), il pianeta appare ancora imponente coprendo quasi 30° del cielo, mentre gli anelli si vedono di taglio: Encelado infatti percorre la sua orbita praticamente sul piano degli anelli, ad una distanza da Saturno di circa 238.000 Km.
Non abbiamo più molto tempo: andiamo all’ “arrheiaggio” ed ora ci troveremo ad una distanza maggiore di quella della Luna dalla Terra: Rhea infatti viaggia a più di 500000Km da Saturno e questo spiega il perchè (figura) il suo diametro apparente è sceso a poco più di 10°. Riflettiamo però bene: 10° non sono certo pochi! Saturno è comunque sempre molto imponente: ricordate che la Luna ha un diametro apparente di mezzo grado!
Data la presenza di una forte copertura di nuvole, i controllori di volo ci sconsigliano di attitanare, e allora noi proseguiamo oltre per iperionare ad una distanza già molto grande: Iperione viaggia a ben 1.480.000 Km da Saturno e da lì (figura) il pianeta occupa poco meno di 5°. In questo caso l’ho colto nel bel mezzo della costellazione di Orione, in procinto di occultare la bellissima nebulosa.
Pensate che spettacolo inimmaginabile: gli anelli sono in questo caso un po’ più visibili dato che l’orbita di Iperione è leggermente inclinata e lui stesso ha un aspetto abbastanza strano (figura), sembra quasi una spugna…
La nostra ultima tappa è il satellite Giapeto: anche in questo caso l’”aggiapetaggio” è molto facile ed ho subito fotografato Saturno (con un luminoso Titano più a sinistra, figura), che stavolta copre appena un paio di gradi del cielo: stiamo ora a ben più di 3.500.000 Km da Saturno.
Il carburante scarso non ci permette un “affebeggio” sicuro, ma non possiamo nemmeno tornare verso Saturno, “addionando” oppure “attetiendo”. Pazienza! Magari un’altra volta “aggianeremo”, oppure sotto Natale “pandoreremo” molto volentieri!
Gli ultimi tentativi di atterraggio sono rispettivamente sui satelliti Febe, Dione, Teti, Giano e Pandora 😉
Alla prossima!
bravo Pierluigi ! Un giretto molto rapido ed istruttivo. Speriamo solo che la lingua non si inceppi … Ne vedremo delle belle quando vorrai atterrare sulle lune di Urano … Complimenti!!
Ciao,
era quello che aspettavo con ansia, fantastico davvero.
Saluti!
Bello bello bello.
Mi fa venire in mente che Paul Hodge nel suo “Più alto dell’Everest” descrive un ipotetico viaggio verso Saturno per fare surf tra i suoi anelli: il surfista è legato alla navicella-motoscafo su un surf (a sua volta assicurato con delle funi) e si fa trainare mentre ‘galleggia’ tra i pezzi di ghiaccio che compongono l’anello che gli scivola sotto, sullo sfondo di un panorama mozzafiato. Chissà che un giorno… 😯
come si fa a vedere le immagini del cielo sugli altri pianeti tramite il programma stellarium?
@Alex,
purtroppo il surf tra gli anelli sarebbe un po’ … pericoloso. I pezzi di ghiaccio che formano gli anelli sono piuttosto grandi, arrivando fino al chilometro. Non sono fatti di polvere come quelli di Urano e sarebbe come cercare di galleggiare tra gli iceberg. Forse è meglio accontentarsi di un giretto turistico ad una certa distanza. sarebbe comunque un’emozione!
non essendo highlander -fortunatamente?-, mi accontento di viaggiare con pierluigi e la “sua” stellarium attraverso le nubioscure.
tutto si avvicina, quando inizi a comprendere ciò che è apparentemente incomprensibile
sorriso.
daria
A proposito degli anelli di Saturno, voglio segnalare un racconto a tema scritto qualche anno fa da un caro amico che purtroppo non è più tra noi. Spero vi piaccia.
stefano mi intenerisco sempre quando, in un modo o in un altro, spunta il “suo” nome.
millesorrisi, ugo
😯 Questo Iperione è proprio curioso, la sua forma così irregolare, e non sferica propria dei satelliti classici, è perchè era un asteroide in transito nei paraggi e quindi “catturato” dalla attrazione gravitazionale di Saturno?….Immagino che non si conosca la sua composizione?
@Moreno,
posso essere abbastanza preciso. Fin dal 1981 abbiamo lavorato molto su Iperione, sulla sua origine e sul “destino” dei suoi frammenti. Insieme al leader della missione Voyager su Saturno (Bob Strom) abbiamo scritto un lavoro che cerca di fare il quadro della situazione. In parole povere: Iperione è stato catastroficamente distrutto dall’impatto con una cometa. Quello che è rimasto sarebbe il nucleo principale rimasto indenne (e per ciò molto irregolare). I frammenti che si sono formati sono stati espulsi e, data la risonanza di iperione e Titano, questi possono essere facilmente andati a finire sul più grande satellite. Adirittura forse dando il via alla sua densa atmosfera. Ti do due referenze su due articoli pubblicati su “Icarus” negli anni 80, di cui puoi almeno trovare l’abstract e ti puoi fare un’idea del processo da noi ipotizzato. Tieni presente che anche gli altri piccoli satelliti come Mimas sono stati sicuramente distrutti dall’impatto con comete di passaggio, ma, non avendo quel tipo di orbita, hanno creato un anello di frammenti sulla loro stessa orbita e si sono poi riuniti assieme nuovamente in un “nuovo” satellite. Un processo abbastanza comune e veloce ( poche centinaia di migliaia di anni sono sufficienti a ricostruire il satellite). ripeto, ciò non è stato possibile per Iperione in quanto “disturbato” da Titano.
Per le referenze vai su:
http://www.sciencedirect.com/science/journal/00191035
e poi scrivi nella casella author : strom, zappala
e se vuoi anche l’altro articolo, scrivi : milani, zappala
OK ? e buon divertimento !!
P.S.: ma su iperione ci sono gli UFO ? mah !
Esauriente come sempre, Professore 😎 una cometa (addirittura?!?…e non un’asteroide..?) che impatta un satellite!….evento normale o unico?)…..eppoi questa mi è nuova: detriti rocciosi che “creano” un’atmosfera? 😯 cioè con quale “meccanismo”?….
Ho guardato i suoi articoli, un pò difficoltosamente visto il mio inglese 🙄 , mi sono aiutato con un traduttore, ma il senso l’ho afferrato.-
Forte anche il fatto di Mimas, prima distrutto, ma poi “autoricostruitosi” 😛 ripercorrendo la stessa “strada”…magari fosse possibile con le auto
@moreno,
benissimo. facilmente cometa, perchè dalle parti di saturno asteroidi se ne vedono ben pochi … Ma poi non ha tanta importanza perchè il passaggio tra asteroidi e comete è molto graduale. Si va dalle rocce metalliche più vicino al Sole a rocce e ghiaccio fino a ghiaccio sporco. Tutto in funzione della distanza dal Sole. Poi, da Iperione non partono detriti rocciosi, ma frammenti di ghiaccio sporcato da idrocarburi e da polvere … (ti ricordi cosa hanno trovato sui geyser di enceladus?). Era come se piccole comete cadessero su Titano e queste si vaporizzavano nella caduta. ma è solo un’ipotesi… molto suggestiva. Il meccanismo di Mimas è molto comune. Anche la Luna si potrebbe essere formata così dopo l’impatto del planetoide con la Terra. un anello attorno a noi che si è velocemente ricomposto in un grosso corpo roccioso.
Ok, Prof. Zappalà, sono andato a rileggermi tutti gli articoli di Encelado, alcuni mi erano sfuggiti… 🙄 però, tremendo ‘sto satellite, attivissimo e pure “graffittaro” verso gli altri satelliti di Saturno! 😀