Non molto tempo fa, prima dell’avvento della luce elettrica, gli agricoltori contavano sulla luce della luna per la raccolta autunnale. Con i frutti arrivati a maturazione, c’era troppo lavoro da compiere in troppo poco tempo per permettersi un’interruzione al calare del Sole. Una luna piena splendente, la “Luna d’Autunno“, consentiva loro di proseguire la raccolta nelle ore notturne.

Luna d’Autunno nel 2005
La luce offerta dal chiaro di luna era sempre ben accetta, ma come ogni contadino di quel periodo potrebbe confermare, si trattava di una luce molto particolare. Non ci credete? Sperimentate voi stessi. La Luna d’Autunno del 2006 sorgerà il 6 ottobre, e se fate attenzione, potrete notare alcune cose davvero interessanti. Vediamo le principali:
1. La luce lunare sottrae colori da qualunque oggetto ne venga irradiato. Ad esempio, guardate una rosa. Alla luce della luna piena, il fiore è molto visibile, addirittura si può osservare la sua ombra, ma il suo colore rosso è scomparso, sostituito da tonalità di colore grigio. In effetti, tutto il paesaggio circostante è di colore grigio. E’ come se vedessimo il mondo attraverso un vecchio televisore in bianco e nero.
2. Se si rimane a lungo in questa distesa grigia, diverrà di colore blu. Il posto migliore per poter osservare questo effetto, chiamato blueshift o spostamento di Purkinje (dal nome dello scienziato Johannes Purkinje che lo scoprì), è in aperta campagna, lontano da luci artificiali. Il colore blu appare nel momento in cui l’occhio si è perfettamente abituato alla condizione di buio.
Molto spesso i registi usano dei filtri blu sugli obbiettivi delle videocamere, allo scopo di creare un’atmosfera più naturale, e gli artisti aggiungono tonalità blu ai paesaggi notturni proprio per la stessa ragione. Tuttavia, se guardate direttamente la Luna piena, non vedrete certamente le sfumature blu (ndr: alcune polveri sottili emanate dai vulcani o da foreste incendiate potrebbero rendere blu la visione della Luna, ma questa è un’altra storia).
3. Al chiaro di luna non si può leggere. Provate ad aprire un libro in una serata di luna piena. A prima vista potrebbe sembrare che la pagine siano abbastanza illuminate da consentire la lettura. Ebbene, quando proverete a leggere le prime parole, avrete delle serie difficoltà. Addirittura, soffermandovi a lungo su una parola nel tentativo di decifrarla, potrebbe sbiadirsi ulteriormente. La luce lunare non solo offusca la nostra visione ma crea dei punti di buio assoluto. (Nota aggiuntiva: come tutte le caratteristiche sensoriali umane, ci sono delle eccezioni. Alcune persone hanno i recettori – chiamati coni e bastoncelli – più sviluppati di altre, consentendo di leggere anche al chiaro di luna più splendente.)
Tutto ciò, comunque, è molto strano. Il chiaro di Luna, ricordiamolo, non è nient’altro che la luce solare riflessa dalla superficie polverosa della Luna. L’unica differenza risiede nell’intensità di tali onde. La luce proveniente dalla Luna, infatti, è circa 400.000 volte più debole della luce solare diretta.

Perchè allora accade tutto questo? La risposta è nell’occhio di chi osserva, più precisamente nella sua retina. La retina è come una videocamera digitale organica composta da due tipologie di pixel: i coni e i bastoncelli. I coni ci consentono di osservare i colori (il rosso della nostra rosa) e i dettagli sottili (le parole in un libro), ma essi lavorano solo alla luce del giorno. Dopo il tramonto, la vista è regolata esclusivamente dai bastoncelli.
I bastoncelli sono straordinariamente sensibili (circa 1000 volte più dei coni) e sono responsabili della nostra visione notturna. Test scientifici hanno dimostrato che grazie ai bastoncelli siamo in grado di rilevare un singolo fotone di luce! Tuttavia, c’è il rovescio della medaglia: i bastoncelli non distinguono i colori. Così le rose, di notte, ci appaiono di colore grigio.
Se i bastoncelli sono così sensibili, perchè allora non possiamo usarli per leggere un libro al chiaro di luna? Il problema è che questi recettori non possiedono una patina centrale di retina denominata fovea, che il cervello usa per leggere. La fovea è addensata nei coni, è per questo che possiamo leggere solo durante il giorno. Difatti, al calare della notte, la fovea perde le sue proprietà e diventa inutilizzabile. La visione marginale che rimane non è abbastanza nitida per riuscire ad estrapolare lettere e parole contenute in un testo.

Teoria su coni e bastoncelli
Veniamo al blueshift. Prendiamo in considerazione questo passaggio da una pubblicazione del 2004 del Journal of Vision:
“Va considerato che la percezione del colore blu (o altro colore) che la materia assume in un ambiente puramente illuminato dalla luce lunare è sorprendente, assumendo come dato di fatto che l’intensità di tale luce si trova al di sotto della soglia di percezione dei coni. Dunque, se i coni non sono stimolati (ricordiamo che dobbiamo a loro a percezione dei colori), come possiamo percepire le tonalità blu?”
Gli autori dello studio proposero una spiegazione a livello bio-elettrico, ovvero che i segnali provenienti dai bastoncelli potessero riversarsi su coni sensibili al blu, in condizioni di illuminazione da luna piena. “Sfortunatamente”, puntualizzarono, “ancora non ci sono evidenze a supporto o a discapito di questa ipotesi”.
Così, attualmente, c’è ancora qualche mistero avvolto nel chiarore della luce lunare. Cercate anche voi di svelarlo, il 6 Ottobre prossimo, al chiarore della Luna d’autunno.
Fonte: http://science.nasa.gov/headlines/y2006/28sep_strangemoonlight.htm
ho letto il presente articolo è veramente interessante e ben scritto,ho imparato cose che non avrei mai immaginato grazie
dopo ieri sera ho riletto l’articolo con interesse ancora maggiore. sono contentissima di avervi “identificato” ed è successo di notte: devo ringraziare i miei bastoncelli…..:mrgreen:
ieri ho visto intorno alla luna una luce rotonda rossa e gialla.tutti quelli del mio paese l’hanno vista e chiedevo a loro cosa fosse.é successo verso le 20 30,2130 ,poi sono andato nel bar e quando sono uscito erano le 22 00 circa non era più rotonda ma c’era una scia bianca dritta.e la luna era più luccicante e faceva male gli occhi guardarla